LA DENUNCIA

Federalberghi ricorre all’Antitrust contro le agenzie online

L’associazione chiede l’annullamento delle “clausole vessatorie imposte dai grandi portali. Si pongono barriere alla concorrenza – affermano – a svantaggio dei consumatori finali”

Pubblicato il 17 Feb 2014

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Annullare “le clausole vessatorie che i grandi portali di prenotazione impongono agli alberghi, distorcendo le regole del libero mercato e assoggettando le imprese a un regime di commissioni sempre più gravoso”. E’ la richiesta che Federalberghi, l’associazione di categoria che riunisce gli albergatori italiani, ha intenzione di rivolgere con un ricorso all’autorità antitrust, contro le agenzie di viaggi online (Oltas).

Clausole che secondo Federalberghi “determinano barriere alla concorrenza che impediscono l’ingresso nel mercato di nuovi operatori dell’intermediazione, a tutto svantaggio dei consumatori finali”.

“La clausola di parity rate – citano come esempio dall’associazione degli albergatori – che vieta agli alberghi di pubblicizzare prezzi inferiori a quelli esposti sui grandi portali di prenotazione, priva i turisti della possibilità di ottenere condizioni più favorevoli rivolgendosi direttamente all’albergo o ad altri intermediari che sarebbero disposti ad applicare commissioni più basse”.

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