La nuova frontiera di Axiante, dalla business intelligence all’intelligent search

La società punta a integrare le due tipologie di analytics. Il presidente Scaccabarozzi: “Siamo alla vigilia di una nuova convergenza”

Pubblicato il 28 Set 2010

Si profila un nuovo tipo di convergenza, questa volta più di
natura applicativa che tecnologica. Quella dell’analisi in
contemporanea di dati strutturati, in prevalenza numeri, e
destrutturati, in prevalenza testi. Oggi questi due mondi hanno
camminato ciascuno per suo conto. Da sempre sul mercato esistono
software per le due tipologie di applicazioni. Sull’analisi dei
dati strutturati si confrontano parecchie grandi del settore,
leader nel mercato della business intelligenze. Nelle applicazioni
per le analisi testuali, l’offerta è alquanto più composita.
Quello della convergenza tra le due tipologie di analytics è un
trend nuovo per l’Italia. Almeno questo è il pensiero di Romeo
Scaccabarozzi, president di Axiante che sta appunto selezionando
nel mondo una serie di programmi di text analysis e di intelligent
search da proporre inizialmente ai propri clienti che usano gia
applicazioni di BI.

“In questo modo – osserva – i responsabili di marketing
potranno disporre di dati che li informano sull’andamento delle
vendite, e se questi sono deludenti, sulle più probabili cause che
hanno generato le minori aspettative, tra cui feedback dai clienti
e informazioni sui comportamenti dei concorrenti. Il tutto in tempi
brevi e in contemporanea. Abbiamo riscontrato una concreta esigenza
di questo tipo da parte delle aziende con cui lavoriamo, tanto che
la gran parte di esse ha allocato nei budget It un capitolo
specifico per queste funzioni”.

Non si tratta di un tema nuovo ma negli infiniti ritorni che
caratterizzano la storia dell’informatica, c’è del nuovo. In
primis la presa di coscienza che nel patrimonio di informazioni
accumulato dalle aziende sotto forma di mail, files di testo e
altri tipi di informazioni si annida un potenziale competitivo che
va fatto emergere e utilizzato ricorrendo appunto alle nuove
funzioni di ricerca intelligente. “Una evoluzione in chiave
moderna e competitiva – aggiunge Scaccabarozzi – della gestione
documentale, di cui tanto si è parlato in questi ultimi anni. Ma
anche un modo per superare i limiti di motori come Google, ancora
inadeguati rispetto alla tempestività e alla attendibilità
informativa richieste dalle aziende.

La forza della nuova evoluzione del document management risiede
quindi nella sua capacità di analizzare tutti i dati non
strutturati e di trarne valore, mediante soprattutto correlazioni
tra loro”. Axiante ha già individuato dei software in grado di
fare il summary di documenti, anche complessi, e di fornire una
visualizzazione intelligente dei risultati. “Oggi – conclude
Scaccabarozzi – si elaborano grandi volumi di informazioni in
poco tempo: una media di 40mila parole al secondo”.

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