Raee 2010, 4mila tonnellate. Ancora pochi cellulari e pc

Ecolight: “Bene l’Uno contro Uno, ora serve una maggiore diffusione delle isole ecologiche comunali”. Boom dei grandi elettrodomestici

Pubblicato il 08 Feb 2011

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Oltre 4mila tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici sono
state raccolte nel 2010 dai negozi della distribuzione moderna: è
il bilancio tracciato da Ecolight, consorzio che si occupa della
gestione dei Raee, dopo i primi sei mesi dall'entrata in vigore
del decreto “Uno contro Uno”.

La raccolta – spiega in una nota il consorzio – è aumentata
soprattutto nell'ultimo trimestre del 2010: rispetto al periodo
luglio-ottobre i quantitativi di Raee ricevuti dai negozi sono
raddoppiati e solo nel mese di dicembre sono state sfiorate mille
tonnellate. La maggior parte dei rifiuti Raee raccolti è
costituita dai ''grandi elettrodomestici'' come
lavatrici, lavastoviglie e forni. Più di diecimila i televisori
avviati al recupero, mentre sono ancora piuttosto basse le
quantità dell'elettronica di consumo, come cellulari e
computer.

Diventato operativo nel giugno scorso dando ai negozi il compito di
ritirare gratuitamente i rifiuti elettronici dai propri clienti, a
fronte di un nuovo acquisto, e di smaltirli correttamente, il
decreto ministeriale numero 65 del 2010 – il cosiddetto “Uno
contro Uno”, appunto – ha dato, secondo Walter
Camarda
, presidente di Ecolight un impulso
''significativo'' per una corretta raccolta e per
lo smaltimento dei rifiuti elettronici anche se la strada da fare
''è ancora molta''. Migliorare il servizio e
potenziare l'efficacia della legge si può, secondo il
direttore generale di Ecolight Giancarlo Dezio,
che auspica a questo proposito l'adozione di
''ulteriori semplificazioni'' e la risoluzione
''dell' operatività per quanto riguarda la copertura a
livello territoriale delle isole ecologiche comunali''.

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