EG8, Sarkozy: “Più dialogo tra governi e Internet”

Il presidente francese: : “Il Web potente vettore della libertà di espressione, ma servono regole condivise”. Anitec-Anie scrive ai leader mondiali: “Strategie ad hoc per lo sviluppo dell’economia digitale”. Etno: “Serve un nuovo modello di business”

Pubblicato il 24 Mag 2011

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“Non voglio controllare la Rete, ma aprire un dialogo proficuo
tra governi e gli attori di Internet". Con queste parole il
presidente francese Nicolas Sarkozy ha inaugurato a Parigi il
summit "eG8" davanti a oltre mille protagonisti mondiali
del Web riuniti nei giardini delle Tuileries. Nel suo discorso di
apertura Sarkozy ha subito insistito sulla necessità di mettere in
campo una nuova governance mondiale della Rete.

"C'è una contraddizione forte nell’affermare che il Web
abolisce le frontiere – ha sottolineato – ma poi fare come se le
regole potessero essere solo nazionali". E rispondendo
indirettamente a chi lo accusava di voler mettere i lucchetti a
Internet, il presidente francese ha detto: "A costo di
risultare impopolare, voglio dire che non si possono rifiutare
regole e valori comuni”.

Sarkozy ha sottolineato che Internet è “un vettore di una
potenza inedita” della libertà d'espressione, ricordando il
ruolo del Web nelle recenti rivoluzioni arabe, ma ha a più riprese
ribadito l'esigenza che i governi impongano un minimo di
“regole” sulla Rete.  “I popoli dei Paesi arabi hanno
mostrato al mondo che Internet non appartiene agli Stati,
l'opinione internazionale ha potuto in questo modo constatare
che Internet è diventato per la libertà di espressione un vettore
di una potenza inedita – ha rimarcato – Tutti coloro che nel loro
Paese hanno voluto chiudere Internet si sono schierati nel campo
dei dittatori”.

“Internet è diventato la scala di credibilità delle democrazie
o la scala della vergogna delle dittature – ha proseguito – Non
lasciate che la rivoluzione che avete lanciato veicoli il male,
senza ostacoli, né ritegno. Non lasciatela diventare uno strumento
in mano di chi vuole mettere a rischio la nostra sicurezza, e la
nostra integrità”.
E ancora: “No dimentichiamo le regole del diritto e della
morale”.

“La trasparenza totale prima o poi si scontra con la libertà
individuale”, ha insistito il presidente, secondo cui “la
potenza creativa degli artisti” e i loro diritti d'autore
devono essere protetti. Il capo dello Stato ha infine difeso il
ruolo dei governi come “unici rappresentanti legittimi della
volontà generale” di Internet.

L'appuntamento è stato promosso dall'attuale presidenza
francese del G8, in preparazione del summit G8 di Deauville, in
programma giovedì e venerdì, che per la prima volta vede nel suo
ordine del giorno un punto dedicato a internet. Domani, al termine
dei lavori, una delegazione di partecipanti si recherà a Deauville
per trasmettere una sintesi, con l'obiettivo di “facilitare
la riflessione dei capi di Stato”, ha spiegato Maurice Levy,
numero uno di Publicis, il gruppo francese incaricato di
organizzare l'evento.

All'eG8 è prevista la presenza di top executive di Microsoft,
Google, Facebook, Wikipedia e altri. Mark Zuckerberg, il Ceo di
Facebook, concluderà il vertice domani sera. 

E proprio in occasione dell’evento parigino, DigitalEurope,
l'organizzazione europea delle imprese dell’Ict e
dell’elettronica di consumo, rappresentata in Italia da
Anietc-Anie ha indirizzato una
Lettera Aperta ai leader del G8 affinché pongano al centro
delle priorità dei loro lavori la cosiddetta Economia Digitale, il
cui sviluppo potrà fornire un contributo decisivo sia in termini
di crescita economica sia di creazione di posti di lavoro a livello
mondiale.

Per l'associazione "è di vitale importanza che le
istituzioni comprendano come gli investimenti in infrastrutture
digitali, l’adozione sempre più diffusa di servizi basati su
Internet e, più in generale, una trasformazione in chiave digitale
di tutti i settori dell’economia siano diventati i driver più
potenti per la crescita e l’innovazione".
Per sfruttare appieno il potenziale di sviluppo complessivo
dell’Economia Digitale "i Leader politici mondiali dovranno
prima di tutto evitare di limitare le comunità, le imprese e i
mercati operanti nel mondo digitale con un’ulteriore
frammentazione normativa, promuovendo al contrario il più
possibile l’integrazione a livello nazionale e
mondiale".

“Tutte le imprese operanti in Italia nell’Ict – spiega
Cristiano Radaelli, Presidente di Anietc-Anie – sono e saranno
sempre più attivamente impegnate a promuovere politiche che
sfruttino le opportunità di crescita insite nell’Economia
Digitale e parallelamente a superare gli ostacoli che ne stanno
ritardando l’avvento. Nel nostro Paese non possiamo non auspicare
che le Istituzioni operino con consapevolezza, stabilendo regole
certe e investendo in quelle infrastrutture, prima fra tutte la
Banda Ultra Larga, che costituiscono l’asse portante per lo
sviluppo economico e sociale”.

“L’attuale situazione congiunturale – conclude Radaelli –
indebolisce la fiducia delle imprese e rischia di avere conseguenze
molto negative sulla capacità di mantenimento in Italia del
know-how esistente nel settore dell’Ict. Siamo pronti a
collaborare con il governo affinché si definiscano e si mettano in
pratica al più presto interventi efficaci e di ampio respiro per
lo sviluppo dell’economia digitale”.
Ad accogliere con favore l’iniziativa di un G8 di Internet anche
Etno. "L'eG8 Forum è un'iniziativa fondamentale per
stimolare un dibattito comune tra i leader politici e
rappresentanti del settore Ict sul ruolo che l'economia
digitale sta giocando in questa fase economica e sociale – spiega
Luigi Gambardella, presidente dell’executive board di Etno – I
player europei di settore ritengono necessaria una riflessione
sulla sostenibilità dell'attuale modello economico di Internet
per poter garantire a tutti i cittadini e le imprese un pieno
accesso ai vantaggi del Web”.

Gli operatori di rete devono far fronte a una crescita esponenziale
del traffico Internet e di telefonia fissa e mobile fino al 100%
all'anno. In questo contesto, senza investimenti in capacità
aggiuntiva e in larghezza di banda, il rapido aumento del traffico
dati comporterebbe un pericoloso aumento della congestione. Etno
insiste, quindi, sulla necessità di trovare un nuovo equilibrio
per incoraggiare le imprese che generano dati di traffico a
contribuire agli investimenti.

"Il rapido aumento del traffico dati richiede un nuovo
equilibrio nel quale tutti gli attori abbiano incentivi adeguati ad
investire e innovare nelle reti – sottolinea Gambardella –
Questi aspetti sono stati già affrontati dalla Commissione europea
ed è incoraggiante vedere che lo saranno in sedi più ampie, come
appunto l’eG8”.

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