EDITORIA

Giornali da tablet: cambia il volto dell’informazione

Rivoluzione in corso nella stampa italiana di fronte alla sfida digitale. Ecco come le maggiori testate rilanciano l’exploit di iPad & Co.

Pubblicato il 24 Mag 2012

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Chi l’avrebbe mai detto: il device tecnologico più “in” del momento, il tablet, è diventato il più prezioso alleato di un’industria che sembrava cannibalizzata proprio dalla digitalizzazione dei contenuti, quella dell’editoria. Maneggevole e touch, il tablet si presta alla lettura di libri, giornali e riviste. Con un importante valore aggiunto: gli utenti sono disposti a pagare per abbonarsi. E anche a dare un’occhiata alla pubblicità.
Le grandi testate italiane non si sono lasciate sfuggire l’occasione. Oggi Rcs è presente su tablet con oltre venti pubblicazioni, tra cui ovviamente Il Corriere della Sera, la cui proposta è multi-piattaforma (non solo per device Apple, dunque) e multi-device: i contenuti si leggono anche su pc o smartphone. “Il tablet sta rivoluzionando il modo di fare il giornale”, afferma Giorgio Riva, Senior Vicepresident Digital Publishing di Rcs. Per la versione su tablet il Corsera ha una redazione dedicata di sei giornalisti che creano un prodotto simile al cartaceo, ma arricchita da materiale multimediale. Gli abbonati sono già 60mila, il numero più alto per un quotidiano su tablet in Italia, dice Riva. L’obiettivo è arrivare a 100mila: per questo a metà aprile l’offerta si è arricchita con l’arrivo del “nuovo” Corriere della Sera per tablet, che racchiude non solo la trasposizione del cartaceo, ma anche una versione interattiva con funzionalità video e notizie geolocalizzate, più una navigazione dei temi principali del giorno, partendo da parole chiave. Importante il contributo della pubblicità: la Peugeot ha sponsorizzato in esclusiva la prima settimana del lancio del nuovo progetto.


Anche La Stampa è presente su iPad fin dall’ingresso del tablet in Italia: l’abbonato può scegliere se consultare il giornale in una delle sue edizioni locali oppure una selezione di contenuti scelti dalla redazione, le “Top News”, il meglio della versione cartacea riproposto su tablet con l’arricchimento di materiale multimediale: foto, audio, video. Le firme sono quelle dei giornalisti di riferimento de La Stampa. “Non crediamo in una redazione separata per l’iPad: La Stampa di oggi distribuisce informazioni su carta e su digitale e i suoi giornalisti devono sapersi muovere su entrambi i canali”, dichiara il digital editor Marco Bardazzi. Il quotidiano torinese ha anche sviluppato altre applicazioni per tablet più specifiche (diverse dalle versioni cartacee), come quella per l’inserto TuttoLibri, e in cantiere ne ha altre. La risposta del pubblico è positiva: molti i lettori nuovi e gli abbonati residenti all’estero (l’edizione per tablet è pronta dalle 2 di notte). “E abbiamo sempre uno sponsor su ogni numero”, aggiunge Bardazzi. Ma il prodotto per iPad, soprattutto se non si discosta troppo dall’offerta su carta, non rischia di cannibalizzare il prodotto in edicola? “Non abbiamo osservato questo, anzi, il prodotto per iPad funziona – risponde Bardazzi – perché è giornalismo di qualità, che mette ordine nel caos delle news digitali, offrendo chiavi di lettura, ed è lo strumento ideale per chi cerca informazione di alto livello rispetto al mare di informazione non sempre affidabile che si trova su web o social network”.


Diversa la scelta di Repubblica che su tablet non propone la trasposizione del giornale cartaceo, pur se arricchita, ma un prodotto diverso, appositamente disegnato per il device e il suo pubblico, come spiega Luca Fraioli, coordinatore di Repubblica Sera, la versione di Repubblica per iPad (presto anche per Android). Per avere Repubblica Sera ci si abbona, tramite il servizio Pass, a la Repubblica +, e così si sfogliano su tablet, ma anche su computer e smartphone, la Repubblica, la Repubblica Sera, tutti gli allegati e le edizioni locali. A scrivere per la versione tablet sono le grandi firme del giornale cartaceo, ma coordinate da una redazione dedicata. Repubblica su tablet, nella visione del Gruppo L’Espresso, non dà necessariamente le ultime notizie – per le quali c’è il sito costantemente aggiornato – né propone le grandi inchieste affidate alla carta stampata, ma punta sugli approfondimenti sui grandi temi del giorno, le storie che fanno riscoprire il piacere di leggere, corredate da foto, editoriali video e, novità, racconti e commenti audio degli inviati o degli opinionisti. Modi diversi di concepire il prodotto per tablet, ma tutti gli editori condividono la certezza che i lettori già ci sono. Gli studi di settore li confortano: Doxa, insieme a Fujitsu e Intel, ha scoperto che il 60% degli italiani che possiede un tablet ha incrementato il proprio tempo di navigazione dopo l’acquisto del device e il 40% ha iniziato a leggere di più i quotidiani e i periodici. Il 90% ha scaricato applicazioni e quelle che permettono di leggere i giornali (53%) sono seconde solo alle app per l’intrattenimento (67%).

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