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Preta: “Ultra HD arma a doppio taglio”

Banda larga e prezzi alti le spine nel fianco del mercato. Ma pesano anche i colli di bottiglia sulle reti e la massa critica della base installata di televisori 4K

Pubblicato il 03 Ott 2014

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C’è ampia evidenza che il consumatore sia disposto a investire in contenuti di qualità e in alta risoluzione. Infatti la transizione dalla Standard Definition (SD, 540p) all’Alta Definizione (HD, 1080p), che ha caratterizzato gran parte degli anni 2000, può dirsi realizzata con successo alla fine del 2013. Secondo quanto emerge dall’ultimo Rapporto annuale di ITMedia Consulting Turning Digital, il 74% delle abitazioni in Europa possiede almeno una Tv HD-ready. Nel 2014 la tendenza si è consolidata. La Bbc ha sperimentato un trial in Ultra HD (4K) ai recenti Campionati del Mondo in Brasile, che ha poi esteso anche ai Giochi del Commonwealth, tenutisi a Glasgow. In Francia il canale musicale Nrj Hit ha iniziato un trial di canale in ultra HD su rete Dtt.

L’operatore pubblico spagnolo Rtve ha prodotto e trasmesso un documentario di 50 minuti in 4K, La pasión del Prado.
Considerato dunque l’evidente interesse dei consumatori nei servizi a più elevata qualità, la grande sfida riguarda l’adozione generalizzata di questo standard da parte dell’industria che dipende, a giudizio di ITMedia Consulting, dai seguenti fattori.
La produzione estesa di contenuti in 4K: Netflix ha annunciato l’intenzione di distribuire la seconda stagione di “The House of Cards” in 4K, mentre Amazon realizzerà investimenti in contenuti Tv prodotti in 4K. Samsung intende espandere la propria offerta di contenuti Uhd – non solo video on demand in streaming ma anche programmazione live e servizi di download protetto – grazie a partnership con i principali fornitori di servizi Vod, tra cui Amazon, Netflix, maxdome, Wuaki.tv e Chili. Già nel 2013 Sky, in Uk, aveva realizzato la sua primissima trasmissione sperimentale in 4K, una partita di Premier League, mentre i primi approcci di Bbc, in collaborazione con Sony, risalgono al torneo di Wimbledon 2013. Anche le telco si stanno muovendo: BT ha annunciato sperimentazioni in 4K sulla propria rete in fibra.

Colli di bottiglia e scarsità di banda: l’adozione dell’Uhd necessita di investimenti importanti per una distribuzione generalizzata al pubblico. Questa potrebbe essere un’opportunità per gli operatori via satellite – ad esempio BSkyB – e un incentivo a orientarsi rapidamente verso le trasmissioni in 4K. Massa critica della base installata: recenti sondaggi hanno mostrato che la domanda di apparati 4K/Uhd è ostacolata da un fattore tanto banale quanto strutturalmente importante, una forte sensibilità al prezzo di tali dispositivi avanzati. La disponibilità di Tv 4K è ancora bassa e i prezzi sono alti, ma stanno diminuendo e tale dovrebbe essere la tendenza nei prossimi anni. D’altra parte i consumatori oggi sono abituati a pagare un surplus per una programmazione con più elevata risoluzione, come insegna l’esperienza dell’HD.

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