Trieste prima in Italia ad adottare “Pedius”, il telefono per non udenti

Il Comune si avvarrà della tecnologia che si basa sul riconoscimento e sulla sintesi vocale, e che sarà operativa attraverso il centro radio della Polizia locale

Pubblicato il 21 Lug 2015

A.S.

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Si chiama “Pedius”, ed è un sistema di comunicazione che consente ai non udenti di effettuare telefonate utilizzando le tecnologie di riconoscimento e di sintesi vocale. La prima amministrazione ad adottarlo in Italia è il Comune di Trieste, tramite il centro radio della Polizia locale. L’iniziativa sarà presentata domani da Fabiana Martini, vicesindaco e assessore all’innovazione e alla tecnologia, Laura Famulari, assessore ai servizi a favore delle persone con disabilità, e Francesca Lisjak, presidente della sezione provinciale di Trieste dell’Ente Nazionale Sordi (Ens).

La decisione di adottare il sistema Pedius nasce nel Comune di Trieste dall’analisi dei dati sulla sordità, e il fatto che le statistice indicano come il 60% dei non udenti under 65 utilizzi uno smartphone. Se a questo si aggiunge il fatto che proprio il telefono può rappresentare una “barriera digitale” per i non udenti, dal momento che nella maggior parte dei casi i servizi di emergenza, i call center, gli uffici pubblici sono raggiungibili tramite il telefono, si capisce il valore di questa tecnologia che è in grado di abbattere la barriera. Pedius infatti è in grado di utilizzare le tecnologie di sintesi vocale e di riconoscimento del parlato per trasformare una conversazione scritta in una telefonata in tempo reale.

Pedius conta oggi in Italia su 2.400 utenti registrati, con una crescita mensile media del 16%. Si avvale di una versione per Android e una per iOs, oltre che di quella per Pc che è in via di implementazione. Il sistema è disponibile in Italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco.

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