L’Institute of cancer danese: “Il cellulare non provoca tumori”

Gli scenziati mettono nero su bianco i risultati di un’indagine che ha monitorato 400mila abbonati di telefonia per 15 anni. “Non si rilevano aumenti di tumore al cervello statisticamente rilevanti”

Pubblicato il 21 Ott 2011

Cellulari assolti dalla colpa di provocare il cancro.
"L'assoluzione" da una ricerca dell’Institute of
Cancer Epidemiology di Copenhagen (Danimarca) che ha utilizzato un
inedito meccanismo di sondaggio: i ricercatori hanno esaminato lo
stato di salute di 358.403 danesi abbonati ai servizi di telefonia
mobile tra il 1982 e il 1995, confrontandolo con quello di tutta la
popolazione fino al 2007.

I risultati, pubblicati sul British Medical Journal, mostrano che
nessun aumento statisticamente rilevante di casi di cancro al
cervello si è avuto negli utenti del telefono cellulare anche dopo
un uso a lungo termine rispetto agli indici che riguardano la
popolazione generale. Anche tra i proprietari di telefonini che
avevano utilizzato ininterrottamente l’apparecchio per tutti i 13
anni di osservazione l’incidenza dei tumori cerebrali è stata in
linea con le stime: 356 casi di glioma, un tipo di cancro al
cervello, e 846 tumori del sistema nervoso centrale.

I ricercatori hanno studiato tutta la popolazione danese di età
superiore ai 30 anni nata dopo il 1925, incrociando i dati
provenienti dai gestori della rete telefonica nazionale e il
registro danese dei tumori. Hanno inoltre analizzato i dati di
10.729 casi di tumore del sistema nervoso centrale tra il 1990 e il
2007. Nonostante le rassicurazioni, i ricercatori ammettono che ci
vorrebbero studi più estesi che potrebbero evidenziare un modesto
aumento del rischio in due sottogruppi più a rischio, come gli
utilizzatori “forti” – quelli che passano anche fino a 10 ore
al telefono in un giorno – e in quelli che hanno utilizzato il
cellulare ancora più a lungo tra i 10 e i 15 anni.

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