LA RISTRUTTURAZIONE

Vodafone annuncia 700 esuberi: “E’ l’effetto della crisi del settore”

La società punta a ridurre il personale nei prossimi due anni per contenere i costi: “Pesano la pressione competitiva e il drastico calo dei prezzi”. I sindacati: “Licenziamenti inaccettabili”

Pubblicato il 07 Mar 2013

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700 esuberi strutturali con l’obiettivo di risparmiare 80 milioni di euro nei prossimo 18-24 mesi. È questo il piano annunciato di Vodafone che da lunedì aprirà le procedure di mobilità. In una nota l’operatore sottolinea: “il piano evidenzia che gli effetti negativi della crisi macroeconomica, la forte pressione competitiva e il drastico calo dei prezzi, nonché gli interventi regolatori, stanno progressivamente influenzando in modo molto critico l’andamento del settore delle telecomunicazioni”. Anche Vodafone Italia, “che in questi anni ha mantenuto costante la sua strategia di investimenti in Italia per offrire ai propri clienti il miglior servizio e la migliore qualità e copertura di rete, ha risentito degli effetti combinati di questi fenomeni registrando negli ultimi due anni una rilevante erosione del fatturato e dei margini”.

L’operatore spiega che“risulta necessaria un’azione di trasformazione ed efficienza che passa attraverso la ridefinizione complessiva del costo del lavoro e una riduzione del perimetro aziendale pari a 700 esuberi, nelle funzioni di staff e supporto, e non a diretto contatto con il cliente”.

L’azienda evidenzia che “la difficile congiuntura rende urgente una maggiore focalizzazione organizzativa e di business per garantire la continuità degli investimenti sul servizio al cliente e sulla qualità e lo sviluppo delle reti di nuova generazione, e per assicurare il rilancio sostenibile dell’impresa e della sua competitività sul mercato nei prossimi anni”. Da qui, secondo l’azienda, discende la necessità della “riduzione del perimetro aziendale”. Vodafone precisa, infine, che “è stato avviato un percorso di condivisione con il sindacato che auspichiamo, come accaduto in passato, prosegua in maniera costruttiva nell’impegno reciproco di trovare soluzioni sostenibili per le persone e per l’impresa”

“L’ azienda ha comunque intenzione di continuare a investire nella rete e servizi 900 milioni di euro”, riferisce Salvo Ugliarolo, segretario nazionale Uilcom Uil – Come Uilcom siamo pronti a ragionare, ma dobbiamo ricercare soluzioni non traumatiche, cercando di salvaguardare l’occupazione del personale che è giovane e non può in alcun modo essere espulsa dal mondo del lavoro”. Secondo Ugliarolo “bisogna garantire il perimetro, siamo contrari ad eventuali esternalizzazioni”.

Altro tema che i sindacati hanno messo sul piatto è quello dei call center. “L’azienda – ricorda Ugliarolo – fa parecchio ricorso a call center nei paesi dell’est. Chiederemo di riportare il lavoro in Italia anche alla luce di quanto stabilito nel rinnovo del contratto delle Tlc”.

Per Vito Vitale, segretario generale Fistel Cisl, “é inaccettabile un accordo che preveda licenziamenti dei lavoratori, sono accettabili solo uscite volontarie. Se l’azienda procederà unilateralmente siamo pronti a scioperare”. “Un’azienda come Vodafone, che ha ancora un’alta marginalità, non può pensare di agire con i licenziamenti per rilanciare l’azienda”, afferma Vitale, che chiede di “aprire un confronto serio con il sindacato per ricercare soluzioni condivise per agire sulla riduzione dei costi, su una organizzazione del lavoro più efficiente, sulla rivisitazione degli accordi aziendali”.

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