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Agenda digitale, i tre esperti di Francesco Caio

Francesco Sacco, Luca De Biase e Benedetto Rizzo nel comitato di coordinamento che affiancherà mister Agenda digitale. Ma i ministri Carrozza, Zanonato e D’Alia non ci stanno: “Così la governance risulta ulteriormente frammentata”

Pubblicato il 14 Giu 2013

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Francesco Caio non sarà solo a coordinare l’Agenda digitale. Mister Agenda digitale sarà affiancato da un comitato di coordinamento formato da Francesco Sacco (docente della Bocconi), Luca De Biase (giornalista) e Benedetta Rizzo (del think tank VeDrò). Il comitato si è dato 8-10 mesi di tempo per portare a termine il loro lavoro. Il governo inserirà interventi ad hoc sull’Agenda digitale nel cosiddetto “decreto del Fare” a cui sta lavorando questi giorni.

Secondo quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni la scelta di un comitato di indirizzo avrebbe lasciato perplessi i ministri Zanonato, Carrozza e D’Alia preoccupati per una aulteriore frammentazione della governance dell’IT pubblico con l’aggiunta di queste nuove nomine.

L’annuncio della nomina di Caio è stata data ieri dallo stesso premier Letta via Twitter, sottolineando l’urgenza “di dare impulso all’Agenda digitale”. Accettando l’incarico Caio ha detto di essere onorato “della fiducia accordata dal presidente del Consiglio Letta nell’affidarmi questo incarico che, d’accordo con il Cda di Avio considero un’occasione di volontariato civile cui dedicare nei prossimi mesi una parte del mio tempo a titolo gratuito”.

“I temi dell’innovazione e dell’Agenda Digitale stanno molto a cuore al Presidente per il loro potenziale di crescita, inclusione sociale e occupazione, non solo giovanile, e per l’impatto sul miglioramento della qualità della vita delle persone – ha sottolineato Caio – Spero di poter dare a lui e alla sua squadra un contributo nell’azione di coordinamento, incoraggiamento e valorizzazione delle molte persone e Istituzioni che stanno già lavorando all’innovazione digitale”.

Secondo Alessia Mosca, responsabile Ricerca e Innovazione tecnologica nelle segretera del Pd, “la nomina di Francesco Caio a mister’ Agenda Digitale, a Palazzo Chigi, è davvero un’ottima notizia”.

“Sono sicura – afferma Mosca – che la sua figura saprà dare una spinta determinante al progetto dell’Agenda Digitale e sarà centrale nella piena realizzazione del programma di e-government. Spero ci saranno occasioni di confronto e di collaborazione per il raggiungimento di obiettivi che condividiamo, nel frattempo gli faccio i miei migliori auguri di buon lavoro”.

Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl, ricorda che è passato esattamente un anno dal lancio della Agenda digitale e dalla nascita della Agenzia per l’Italia digitale, annunciati con grande enfasi dal governo di Mario Monti lo scorso 15 giugno. Un anno perso, visto che l’Agenzia non è mai partita e l’Agenda registra un preoccupante nulla di fatto. Con l’annuncio di una nuova missione e di un nuovo Mister per l’Agenda digitale il governo di Enrico Letta tenta di ripartire. A Francesco Caio e al comitato di tre esperti che lo affiancheranno i piu’ sinceri auguri di buon lavoro e un consiglio semplice: si concentrino sui progetti concreti”.

“Penso – prosegue Brunetta – alla fatturazione elettronica, ai decreti di attuazione del codice della amministrazione digitale, all’e-commerce e ai pagamenti elettronici, agli open data e al censimento continuo. Tutto è pronto basta rimboccarsi le maniche e far partire una per una le tante linee di lavoro della tanto annunciata rivoluzione digitale”.

“Per Caio si tratta di un ritorno sulla scena digitale, esperto di reti e di telecomunicazioni, gran suggeritore per il famoso piano su Telecom Italia che ha fatto fibrillare il governo Prodi. E’ un mondo che conosce e spero riesca a fare bene, ma ricordi che questi non sono più i giorni delle strategie industriali e finanziarie, sono i giorni dei piccoli passi, delle decisioni minute, della realizzazione di impegni già presi. Tolga enfasi mediatica e metta forza amministrativa. Viceversa finirà anche lui a sottoscrivere un, ulteriore, flop digitale. Le forze politiche sono tutte d’accordo e non corre giorno senza un richiamo all’urgenza di amplificare l’uso delle tecnologie dell’informazione per il passaggio al digitale delle pubbliche amministrazioni e per favorire gli investimenti dei privati in un settore determinante per la nostra economia e per il lavoro dei più giovani. E’ ora di passare dalle parole ai fatti. La maggioranza sosterrà anche in questo il governo, invitiamo però il presidente Letta a informarci prima e meglio sui progetti dell’Agenda digitale e sui loro tempi”.

Per Linda Lanzillotta, sentarice della Lista Monti e vicepresidente del Senato “con la nomina da parte del Presidente del Consiglio Enrico Letta, di Francesco Caio a Mister Agenda Digitale è stata finalmente accolta la nostra richiesta di un maggiore coordinamento e di un forte impulso per l’attuazione dell’Agenda Digitale portandone le competenze direttamente a Palazzo Chigi”.

“L’economia digitale – conclude Lanzillotta – deve essere al centro delle politiche per la crescita e coinvolgere tutti i settori, superando la frammentazione ministeriale. Adesso coerentemente con questa scelta si riveda anche la governance dell’Agenzia digitale”.

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