L'anticipazione

Decreto scavi, c’è accordo Mise-Mit: via libera alle mini trincee

Venerdì sera gli uffici dei due ministeri hanno raggiunto un testo condiviso, per la prima volta, dopo sei mesi di trattative. Sì a norme semplificate per la creazione nuove reti, come richiesto da più parti nelle ultime settimane. A giorni la firma dei ministri

Pubblicato il 06 Lug 2013

fibra-121130153927

Accordo raggiunto su un testo condiviso per il decreto attuativo scavi, tra gli uffici dei due ministeri competenti, per la prima volta dopo sei mesi di trattative. E c’è una buona notizia per gli operatori: a quanto risulta al nostro giornale, il testo include un via libera alle minitrincee, tecniche di scavo innovative che arrivano a dimezzare il costo per la posa delle nuove reti in fibra ottica.

Com’è noto, il decreto scavi deve attuare quanto previsto dal Crescita 2.0 (D.L. 179/2012) con nuove norme per semplificare gli scavi, riducendone tempi e costi, ma è rimasto da febbraio in balia delle trattative tra il ministero allo Sviluppo economico e quello delle Infrastrutture e dei Trasporti. I due ministeri avevano divergenze di vedute proprio sull’uso delle minitrincee. Tanto che a maggio i Trasporti ha rigettato una bozza di decreto preparata da Sviluppo economico e le trattative sono partite da zero.

Trasporti (su indicazioni di Anas, in particolare) aveva qualche remora a concedere agli operatori un via libera a usarle su tutto il territorio nazionale, ma per Sviluppo economico questo è sempre stato un punto essenziale per arrivare a un testo condiviso. Ad oggi le minitrincee- come confermato da una recente inchiesta del Corriere delle Comunicazioni- vengono usate dagli operatori solo a fronte di accordi specifici con enti locali e gestori della strada. Il testo invece spinge verso un ricorso più “di default” della minitrincea, ma per i dettagli bisognerà aspettare la firma dei due ministri e un passaggio alla Conferenza unificata (serve anche il parere delle Regioni). Le minitrincee sono senz’altro l’aspetto più importante del nuovo decreto, che include però anche altre semplificazioni nelle autorizzazioni e nella burocrazia in genere associata con gli scavi, la posa della fibra.

Sviluppo economico stima in circa 2 miliardi di euro i vantaggi che possono arrivare all’industria grazie alle semplificazioni, considerando che gli operatori investiranno 8-10 miliardi di euro per le nuove reti nei prossimi cinque anni circa.

La svolta nelle trattative è arrivata grazie alla pressione da più parti. A maggio il deputato del PD Paolo Coppola aveva presentato un’interrogazione urgente per sollecitare il via libera al decreto, sottoscritta anche da Paolo Gentiloni e Ivan Scalfarotto. Michele Meta, presidente della commissione Trasporti e Tlc della Camera, ha considerato il decreto scavi tra i più gravi ritardi dell’Agenda digitale italiana (anche se ufficialmente di ritardo non si può parlare perché nel Crecista 2.0 non c’era una tempistica precisa). Ma ha giocato a favore di questa direzione anche Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani), che era pure interessata perché le parti si accordassero a un testo. Le minitrincee infatti riducono i disagi ai cittadini (portando a un solo giorno la chiusura della strada al traffico) e, facilitando lo sviluppo delle nuove reti, valorizzano il territorio comunale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati