DECRETO DEL FARE

Zanonato: “Banda larga, avanti tutta”

Il ministro dello Sviluppo al Corriere delle Comunicazioni: “Teniamo in modo particolare alla diffusione del broadband”. E sui 20 milioni di euro di finanziamenti stralciati dal Decreto del Fare: “Solo operazioni di carattere finanziario, non incideranno sull’operatività”

Pubblicato il 25 Lug 2013

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Avanti tutta sulla banda larga. Per i finanziamenti al broadband stanziati dal Crescita 2.0 “il programma procede esattamente come previsto”: lo ha detto al Corriere delle Comunicazioni il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato.

La questione è sorta pochi giorni fa quando nel Decreto del Fare, che la Camera ha approvato con voto di fiducia, sono stati stralciati 20 milioni di euro dai 150 milioni finanziati dal Crescita 2.0 (D.L. 179/2012) per l’Agenda Digitale: soldi che sarebbero serviti per eliminare il digital divide al Centro Nord. L’annuncio non ha mancato di suscitare critiche da parte di addetti ai lavori e associazioni di categoria.

“Sono solo operazioni di carattere finanziario che non incidono assolutamente sull’operatività del programma” ha ribadito al Corriere delle Comunicazioni il titolare del dicastero, confermando quanto anticipato ieri dal viceministro dello Sviluppo, Antonio Catricalà, che aveva garantito il recupero dei 20 milioni di euro (“tagliati per necessità”) assicurando: “Troveremo la copertura nella legge di stabilità”.

“Stiamo lavorando molto sulla banda larga – ha proseguito il ministro – perché ci teniamo particolarmente: fa parte di tutta l’operazione Agenda Digitale e serve per superare il digital divide che purtroppo caratterizza ancora una parte dell’Italia”.

Per ribadire quanto gli stiano a cuore questi temi, il politico ha ricordato il via libera dato di recente dal Ministero dello Sviluppo, d’intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Maurizio Lupi al cosiddetto decreto scavi (o decreto mini-trincee), che si propone di attuare quanto previsto dal Crescita 2.0 con nuove norme per semplificare gli scavi per chi mette le nuove reti in fibra, riducendone tempi e costi. Da febbraio era rimasto in balia delle trattative tra i due dicasteri, ma a inizio luglio è stato raggiunto un accordo. “Si tratta di dotare città e intere aree di fibra in cui passino segnali in grande quantità – conclude Zanonato – ed è un obiettivo in cui crediamo davvero”.

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