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Blackberry, spunta l’ipotesi delisting

Il Cda starebbe considerando l’uscita dal Nasdaq per dedicarsi alla risoluzione dei problemi finanziari. Dietro l’operazione ci sarebbe il private equity Silver Lake, che sta tentando il delisting di Dell

Pubblicato il 09 Ago 2013

Patrizia Licata

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BlackBerry potrebbe lasciare Wall Street e tornare ad essere un’azienda privata. Secondo Reuters, che ha sentito fonti vicine alla situazione, la società canadese degli smartphone starebbe valutando l’ipotesi delisting per affrontare meglio i problemi finanziari che ancora gravano sul gruppo e rilanciare il proprio business lontano dai riflettori della Borsa (oggi è quotata sul Nasdaq).

“Il Cda comincia ad accarezzare l’idea”, afferma una delle fonti, indicando che il Chief executive Thorsten Heins è sempre più propenso al destiling, benché nessuna decisione sia stata presa, né sia stato avviato alcun procedimento formale.

Per BlackBerry non sarebbe comunque facile trovare un compratore con risorse sufficienti. L’azienda è in perdita e poco attraente per il private equity o altri acquirenti. Le azioni di Blackberry sono scese di oltre il 19% quest’anno e il valore di mercato è crollato a 4,8 miliardi di dollari, contro gli 84 miliardi – il picco – del 2008.

Solo lo scorso mese il Ceo Heins diceva che la società era sulla giusta strada e aveva solo bisogno di più tempo per sistemare i propri problemi e annunciava nuovi device con i sistema operativo BlackBerry 10. Secondo Reuters, l’azienda starebbe anche considerando di vendere la licenza per il suo software BlackBerry 10 e altre partnership che possano creare valore. Il dellisting sarebbe dunque un significativo cambiamento di rotta.

Silver Lake, la società di private equity che attualmente sta tentando di rendere privata l’azienda dei computer Dell, sarebbe in contatto anche con Blackberry per l’ipotesi delisting. Anzi, secondo una delle fonti sentite da Reuters, BlackBerry potrebbe stringere un accordo di collaborazione con Dell sui sistemi enterprise, ma si tratta davvero solo di speculazioni. Né Blackberry Silver Lake hanno commentato le voci pubblicate dall’agenzia di stampa.

La pressione sull’azienda canadese degli smartphone è sempre più intensa. Le vendite di BlackBerry 10 sono inferiori alle attese degli analisti, che si chiedono se e quando Blackberry riuscirà a recuperare quote di mercato rispetto ai rivali Apple iPhone e Samsung Galaxy (che usa il sistema operativo Android di Google).

Alcuni investitori pensano che Blackberry debba considerare tutte le opzioni, compresa la vendita di tutta o parti dell’azienda. Il suo ricco e prezioso portafoglio di brevetti e il business dei servizi che offre alti margini di guadagno possono attrarre l’attenzione delle aziende tecnologiche, anche se da due anni le società di private equity cercano senza successo di capire come strutturare un deal. Ottawa inoltre impone un rigido controllo sui takeover delle aziende canadesi per ragioni legate alla concorrenza di mercato e anche alla sicurezza nazionale.

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