L'INDISCREZIONE

Datagate, servizi britannici controllano dati in Ue

Secondo il Sueddeutsche Zeitung il Gchq può potenzialamente analizzare il traffico internet in Europa grazie alla collaborazione dei provider. BT, Interoute, Verizon e Vodafone nella bufera

Pubblicato il 29 Ago 2013

F.Me.

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I servizi segreti britannici del Gchq possono potenzialmente salvare e analizzare quasi interamente il traffico internet in Europa, e-mail comprese. E’ quanto scrive oggi il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung (Sz) riferendosi a documenti in possesso di Edward Snowden, la “talpa” del datagate.

Secondo le notizie riportate dal quotidiano, lo spionaggio di dati è reso possibile grazie alla collaborazione con servizi britannici, seppur non volontaria, di almeno sei gestori telefonici proprietari dei cavi in fibra ottica. Tra questi Sz cita BT, Level-3, Viatel, Interoute, Verizon e Vodafone, tutti attivi anche in Germania, dove sarebbe coinvolta quantomeno indirettamente anche Deutsche Telekom.

All’indomani dell’esplosione dello scandalo Datagate, il commissario Ue per l’Agenda digitale Neelie Kroes aveva sottolineato la necessità di non perdere fiducia nelle nuove tecnologie e nella possibilità di trovare soluzioni efficaci a tutela dei dati. “Viviamo in un’epoca di informazione totale – aveva sottolineato Kroes – In una rivoluzione di dati che ha molte conseguenze, sul versante politico e su quello della sicurezza informatica”. E questa rivoluzione va dritta al cuore della European Cloud Partnership perché il cloud, avvertiva Kroes, “ci aiuta a trarre vantaggio dalla rivoluzione dei dati ed è un dono per la nostra economia”. Ma questo è possibile solo se si tiene conto di due fattori fondamentali l’efficienza di scala e la sicurezza che i dati siano conservati in modo sicuro.

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