PROCESSI

Vodafone, la Corte d’Appello conferma: “Reintegrare 140 lavoratori ex Comdata”

Bocciato il ricorso della società, che però puntualizza: “Le nostre ragioni già riconosciute da 29 giudici in tutta Italia”. Le Rsu: “Per altre 30 persone siamo in attesa di sentenza”

Pubblicato il 07 Ott 2013

A.S.

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La Corte di Appello di Roma boccia il ricorso – in allegato uno dei cinque dispositivi della sentenza – di Vodafone Italia contro la reintegrazione di circa 140 dipendenti romani ex Comdata. Ma l’azienda non cede e ribadisce che l’accordo con il gruppo Comdata per la cessione di ramo di azienda, “sottoscritto dalle organizzazioni sindacali, dal ministero del Lavoro e dal ministero dello Sviluppo Economico, è stato fino a oggi ritenuto valido da 29 giudici in tutta Italia”.

La vicenda risale al 2007, quando Vodafone cedette a Comdata un ramo d’azienda con 917 dipendenti dei call center. Una cessione rispetto alla quale molti dipendenti ricorsero al giudice civile, ottenendo in molti casi il reintegro. Vodafone ha man mano reintegrato in azienda i dipendenti ma, denunciano i lavoratori, “ha subito dopo aperto per loro la procedura di mobilità”.

L’azienda ha poi fatto ricorso in appello contro le decisioni di primo grado fino ad arrivare alla sentenza del 25 settembre scorso quando la Corte di Appello di Roma, che ha riunito circa 140 casi, ha dato ragione ai dipendenti. “Per un’altra trentina dei lavoratori romani che hanno fatto ricorso – afferma l’rsu Serena Antonelli – Siamo in attesa della sentenza di primo o di secondo grado”. La decisione più recente favorevole a Vodafone è datata 17 luglio scorso ed è stata emessa dalla Corte di Appello di Milano.

“Vodafone prende atto della decisione della Corte di Appello di Roma – dice una nota dell’azienda – che ha rigettato il ricorso dell’azienda contro le sentenze del Tribunale di Roma di dicembre 2011 e di giugno 2012, confermando il reintegro degli ex lavoratori Comdata contro la sentenza del 5 luglio 2012, resa dallo stesso Tribunale a favore di Vodafone”.

“Vodafone Italia ribadisce la bontà dell’accordo siglato nel 2007 con il Gruppo Comdata per la cessione di ramo di azienda – sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali, dal Ministero del Lavoro e dal Ministero dello Sviluppo Economico – che è stato fino ad oggi ritenuto valido da 29 giudici in tutta Italia. La sentenza più recente, favorevole a Vodafone, è datata 17 luglio 2013, presso la Corte di Appello di Milano”.

“I lavoratori coinvolti nella cessione di ramo d’azienda sono titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso la società Comdata Care, rafforzato da un patto di non licenziabilità almeno sino al marzo 2015 – conclude Vodafone – L’accordo pluriennale, grazie all’impegno congiunto di Vodafone Italia e Comdata, prevede il mantenimento dei livelli occupazionali, così come dei trattamenti economici e normativi per i lavoratori trasferiti e le condizioni di tutela del posto di lavoro. Vodafone Italia si riserva il diritto di valutare future azioni a tutela dell’azienda e della propria immagine”

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