Banda larga: rispunta Caio “consulente” degli Olo

Vodafone, Wind e Fastweb avrebbero chiesto supporto per valutare l’ipotesi di una nuova rete prescindendo da Telecom Italia. Il business plan prevede investimenti in 15 città con il supporto di Cdp e investitori esteri

Pubblicato il 11 Nov 2009

È su Roberto Caio, l’autore dell’indagine che ha fatto da
impalcatura alla messa a punto del Piano Romani, che tornano ad
accendersi i riflettori. Le società concorrenti a Telecom Italia
– e nello specifico Vodafone, Wind e Fastweb – si sarebbero
rivolte a Caio per studiare la possibilità di dare vita ad una
società comune in cui convogliare risorse da investire per la
realizzazione della rete di nuova generazione prescindendo
dall’incumbent. Caio avrebbe già dato parere positivo: la rete
si può fare anche senza Telecom Italia, sarebbe stata, secondo
indiscrezioni, la risposta.

A quanto pare gli Olo avrebbero già buttato giù un business plan
di massima: 15 le città da raggiungere (le principali), in fase
iniziale, con la rete di nuova generazione. Il tutto a fronte di un
investimento inferiore ai 5,5 miliardi (3 di capitale e 2,5 di
debito) ipotizzati da Caio nel Piano sulla banda larga consegnato
al Governo italiano. Nella Newco avrebbe un ruolo determinante la
Cassa depositi e prestiti e pare ci siano in corso colloqui anche
con società estere disponibili a finanziare l’opera.

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