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Telecom Italia, oltre 10mila dipendenti diventano azionisti

Completamente sottoscritto il piano lanciato dalla società. Lo annuncia Asati: “Più vicino il nucleo del 3% di piccoli soci che darebbe maggiore stabilità alla futura public company”

Pubblicato il 01 Lug 2014

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Il piano di azionariato diffuso per i dipendenti di Telecom Italia è stato completamente sottoscritto, dopo 100 ore dal lancio, con circa 10.500 adesioni. Lo rende noto Asati secondo cui se continueranno le sottoscrizioni da parte dei lavoratori del gruppo fino al 10 luglio, giorno di chiusura, le azioni andranno a riparto. Tale successo ”segna un possibile raggiungimento di un obiettivo di un nucleo del 3% che dia stabilità ad una futura vera public company in tempi ragionevoli”, osserva l’associazione dei piccoli azionisti.

“Nucleo attorno al quale si potranno trovare ampie convergenze di strategie e piani di sviluppo, da parte di altri significativi azionisti di minoranza, e di altri piccoli azionisti che ricordiamo rappresentano il 18 % dell’intero capitale sociale – prosegue l’associazione – Come sostiene “Great Place to Work”, solo in un ambiente di lavoro positivo, con alti livelli di fiducia dei lavoratori e la felicità sul lavoro si possono realizzare le strategie di una azienda, e questo vale tanto più per TI, nella quale il peggioramento della posizione economico finanziaria a seguito di avviamento e debito netto monstre creato dalle gestioni 2000-2007 deve contare sull’apporto di dipendenti motivati. Il successo di questo piano ne è una testimonianza di cui Asati ne va fiera per averlo promosso e ottenuto anche grazie alla sensibilità del Consiglio di amministrazione e dei vertici esecutivi che lo hanno proposto all’approvazione dell’assemblea”

Per arrivare a questo traguardo, secondo Asati, “occorre lanciare entro il 2016 altri due piani finanziati anche con il Tfr oltre che agli istituti impiegati nel presente piano con almeno 100 milioni di azioni, piani che ci auspichiamo l’attuale board metta al più presto in cantiere”.

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