BANDA ULTRALARGA

Telecom, Preto: “Importante piano fibra in 40 città”

Il commissario Agcom plaude al progetto dell’ex incumbent, ma avverte: “Per le aree grigie o bianche servono soldi pubblici”. E il presidente Cardani avalla il parere dell’Antitrust sul piano Ngn del governo: “Condivido a priori”

Pubblicato il 02 Apr 2015

F.Me.

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Quella che Telecom Italia intende portare la fibra ottica fino al palazzo (Fttb) e alla casa dell’utente (Ftth) in 40 grandi città entro il 2017 è una notizia importante. Il piano di Telecom Italia è un segnale al Paese e la dimostrazione che Agcom ha creato le condizioni per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale e colmare così il nostro digital divide con l’Europa”. Questo il commento di Antonio Preto, consigliere commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

“La nostra regolazione punta a creare le condizioni per portare la fibra ottica sempre più vicino all’utente, garantendo connessioni sempre più veloci. E l’analisi dei mercati dell’accesso, ora in consultazione pubblica, consoliderà questa tendenza e garantirà certezza al mercato per i prossimi anni. La decisione di Telecom Italia di portare la fibra dal cabinet al building è anche la conferma della validità ed efficacia dell’approccio realistico di Agcom, che tiene conto dei piani industriali degli operatori. Al di là delle valutazioni di merito, la Strategia del Governo è servita a dare una scossa al mercato e Telecom ha risposto positivamente. Mi auguro che gli altri operatori continuino a investire nelle reti a banda ultralarga confermando il trend virtuoso degli ultimi due anni”, sottolinea Preto.

“Se le grandi città sono già coperte dai piani degli operatori, le risorse pubbliche devono essere concentrate nelle aree grigie o bianche, cioè nelle aree rurali e nei piccoli centri abitati, dove i privati non vanno. Solo in questo modo l’intervento pubblico sarà complementare – e non sostitutivo – a quello privato, nel pieno rispetto degli Orientamenti della Commissione europea sugli Aiuti di Stato e di quanto affermato ripetutamente dal Parlamento europeo – conclude il commissario – In questo modo gli italiani saranno connessi alla banda ultra-larga al massimo entro il 2020 e potranno beneficiare delle grandi opportunità offerte dall’economia digitale”.

Sul futuro della banda ultralarga in Italia è intervenuto anche il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani. “Condivido a priori tutto quello che dice l’Antitrust”, ha sottolineato dopo il recente parere inviato dall’Antitrust a Palazzo Chigi che frena le ambizioni di Telecom Italia per il controllo di Metroweb.

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