Enel, affondo di Asati: “Piano ancora nelle nebbie”

Per i piccoli azionisti di Telecom Italia c’è troppa poca chiarezza: “Così si rischia di rallentare i progetti degli altri operatori”

Pubblicato il 18 Nov 2015

Affondo di Asati contro il piano Enel sulla banda larga. Secondo i piccoli azionisti di Telecom il programma è ancora poco chiaro e si domandano “come sia possibile che gli operatori di Tlc possano aderire a un progetto di cui non sono noti e non si conoscono direttamente i contenuti.

“Dai comunicati stampa siamo anche informati che l’ingegner Starace ha confermato che il 60% dei contatori Enel sono allocati fuori delle singole abitazioni e che quindi oltre a portare una fibra per ogni utente dal portone fino alle abitazioni, in questi casi occorrerà convincere gli utilizzatori ad accettare il ritorno dei contatori negli appartamenti – si legge in una nota – Cosa che Asati aveva già sottolineato nella lettera al Governo del 16-11-2015“.

Asati evidenzia anche come nulla si dica “sulla effettiva disponibilità in campo di tubazioni ‘continue’ dalle stazioni secondarie elettriche Enel agli edifici e quanti nuovi collegamenti occorrerà realizzare”.

“Non vorremmo che questa manovra causi rallentamenti all’attuale realizzazione di reti a banda larga attuata da Fastweb, Vodafone, Telecom e la stessa Metroweb che in questi ultimi mesi hanno consentito di offrire il servizio a una parte di rilievo del territorio nazionale anche dopo quanto abbiamo letto sulla stampa che il piano condominio parte nel 2017″, conclude Asati.

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