LA CONFERENZA

Apple spinge su Siri, parte la corsa all’intelligenza artificiale

Grandi novità alla conferenza degli sviluppatori: Apple Pay dal web (ma non in Italia). L’assistente vocale sbarca sul Mac e anche su Apple tv. Irrompe iOS10 per smartphone e tablet. Il ceo Cook: “Gli sviluppatori cambiano il mondo”

Pubblicato il 14 Giu 2016

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Un minuto di silenzio per le vittime della strage di Orlando, poi una valanga di novità rivolte agli sviluppatori e ai fan della Mela Morsicata che mettono in primo piano l’assistente vocale Siri, che diventa protagonista su iPhone, tv e computer Mac. Si è aperta così a San Francisco la Conferenza per gli sviluppatori di Apple.

“Un atto irresponsabile di terrore e odio. La comunità Apple è composta da persone di tutto il mondo, questo ci rende più forti”, ha detto Tim Cook, Ceo di Cupertino, ricordando con un minuto di silenzio le 49 vittime della strage nel club di Orlando, in Florida. Poi prende il via l’evento che ha portato a San Francisco oltre 6mila sviluppatori, tra cui anche tre giovani talenti italiani. Tra le novità la vera e propria “invasione” di Siri: l’assistente vocale di Apple approda sui computer Mac, si apre agli sviluppatori, diventa il perno di iOS 10 – il nuovo sistema operativo per iPhone e iPad – e sulla tv diventa ancora più potente. Alla conferenza è stata data anteprima anche dei nuovi sistemi operativi per Mac, iPhone, Apple Tv e Apple Watch, in arrivo in autunno insieme con lo sbarco sul web del sistema di pagamenti Apple Pay. Il nuovo Os si chiamerà “Sierra”.

“iOS 10 sarà il maggior aggiornamento di sempre, conterrà 10 elementi nuovi”. Così lo ha introdotto Craig Federighi, senior vice president Apple. Questa versione è Siri-centrica, con l’assistente vocale che si apre agli sviluppatori: in questo modo le applicazioni potranno sfruttare le capacità di ricerca e di assistenza vocale e a sua volta Siri potrà utilizzare le informazioni di contesto e i database delle applicazioni che la integrano.

Siri darà suggerimenti “intelligenti” nei messaggi così come fa “Allo”, l’app appena lanciata da Google. Nelle foto riconoscerà oggetti e volti, “col rispetto della privacy”, e farà ricerche anche nel calendario e nei propri contatti, oltre che sul web. iMessage viene inoltre aperto agli sviluppatori. Novità anche per il sistema operativo dei computer Mac che cambia nome in MacOs, con la nuova versione “Sierra” che per la prima volta integra proprio Siri. L’assistente vocale sarà potenziato anche sulla Apple tv, diventando sempre più sostituto del telecomando. “Siri ha cambiato il modo in cui interagivamo con il televisore, basta dire cosa vogliamo guardare e Siri ci sintonizza”, ha affermato Eddy Cue, senior vice president di Apple. Adesso può cercare velocemente tra 650 mila titoli di film e show tv e anche su YouTube.

Novità poi per Apple Pay: il sistema dei pagamenti di Cupertino si potrà usare anche dal web (ma non in Italia). E sbarca anche in Svizzera, Francia e Hong Kong. Negli acquisti online sarà possibile usare sui siti il pulsante “Apple Pay”, l’acquisto verrà autenticato con l’impronta digitale da iPhone o con un piccolo tocco sull’Apple Watch. Inoltre, restyling per Apple Music che conta ad un anno dal lancio “15 milioni di abbonati”.

Infine, Tim Cook ha ringraziato gli sviluppatori perché “cambiano il mondo” e snocciolato alcuni dati. “Oltre due milioni di applicazioni sono state scaricate 130 miliardi di volte dagli utenti” dall’App Store, il negozio digitale di Apple. “L’App Store è partito 8 anni fa con 500 applicazioni e da poco abbiamo toccato un importante traguardo: ora abbiamo superato i 2 milioni di applicazioni disponibili”. Agli sviluppatori, ha concluso il ceo di Cupertino, finora sono andati “50 miliardi di dollari di ricavi” diretti, 10 miliardi in più rispetto ai 40 miliardi che la compagnia aveva annunciato a gennaio”.

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