Ngn, ecco le nuove regole Agcom: libera scelta su Gpon e P2P

Lo schema prevede un elevato grado di apertura della rete e favorisce il coinvestimento su infrastrutture passive e cablaggio. “Approccio innovativo, Italia fra le best practice europee”. Il testo passa ora al vaglio della Commissione Ue ed è prevista una nuova consultazione pubblica nazionale

Pubblicato il 19 Mag 2011

Un elevato grado di apertura della rete, indipendentemente dalle
scelte dell'incumbent in merito alla tecnologia e
all'architettura di rete. Possibilità, per gli Olo, di
realizzare reti alternative sulla base delle diverse soluzioni
architetturali (P2P, Gpon o miste) per offrire servizi di accesso a
seconda del proprio livello di infrastrutturazione (ladder of
investment). Facilitazione dell'implementazione di servizi
retail supportati da livelli differenziati di qualità del
servizio. Spinta al coinvestimento nella realizzazione delle nuove
reti, in particolare delle infrastrutture passive e del cablaggio,
per promuovere la realizzazione di reti parallele e/o ridurre il
rischio di investimento, specialmente nelle aree meno
profittevoli.

Questi in sintesi i contenuti dello schema di regolamento per i
servizi di accesso alle reti di nuova generazione (Ngn) approvato
oggi all'unanimità dal Consiglio dell'Agcom che sarà
trasmesso alla Commissione europea e sottoposto ad una nuova
consutazione pubblica nazionale "al fine di consentire a tutti
i soggetti interessati di esprimere osservazioni in merito agli
elementi di novità rispetto agli orientamenti espressi nel testo
che aveva formato oggetto della precedente delibera", si legge
in una nota dell'Authority.

"Il provvedimento è ispirato a un approccio regolamentare
innovativo, coerente con i principi cardine indicati dalla
Commissione nella Raccomandazione sulle reti di nuova generazione e
con gli indirizzi delineati o in via definizione negli altri Paesi
europei – continua la nota -. Il regolamento non vincola
all'adozione di una soluzione architetturale predefinita, ma
lascia agli operatori la libertà di scegliere tra varie possibili
alternative. Lo schema che viene posto a consultazione pubblica ha
peraltro – precisa l'Autorità – il carattere di proposta
aperta, alla quale tutti i soggetti potranno dare un contributo
migliorativo".

"La regolamentazione dei servizi sulle reti in fibra ottica
-continua l'Agcom – richiede un esercizio regolatorio molto
complesso in quanto, a differenza delle regole per il rame,
riguarda una rete ancora da realizzare. La tutela della concorrenza
e di una rete aperta (regolamentazione concorrenziale) si deve
così coniugare necessariamente con il tema degli incentivi agli
investimenti (regolamentazione incentivante). La nuova proposta di
regolamentazione dei servizi Nga offerti da Telecom Italia consiste
di una combinazione di rimedi attivi e passivi che pone
l'Italia nel segno delle best practices europee, utilizzando
strumenti introdotti in diversi Stati membri, opportunamente
contestualizzati con le dinamiche di mercato del nostro
Paese".

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