Call center, Asstel: “Polverizzazione contratto è un errore”

Il direttore Di Raimondo: “Settore labour intensive e ad alta concorrenza. Serve massima diffusione del Ccnl Tlc. La frammentazione fa male alla filiera”

Pubblicato il 11 Mag 2017

Call center, Asstel: “Polverizzazione contratto è un errore”

“La recente decisione di Ugl di recedere dal 1° giugno 2017 dal Contratto collettivo stipulato con Assocall costituisce un passaggio concreto nella direzione di contrasto ai tentativi di polverizzazione del contratto collettivo”. Asstel tiene alta l’attenzione sui rapporti di collaborazione che riguardano le attività di call center in outbound e invita gli attori in campo a unire le forze per andare in direzione univoca.

“Asstel da sempre ritiene indispensabile consolidare un assetto delle attività di customer care che, attraverso la massima attenzione di tutti gli attori coinvolti, sia in grado di far fronte ai tentativi di frammentazione dei contratti collettivi, fattore questo indispensabile per un settore labour intensive e caratterizzato da una forte concorrenza qual è quello dei call center”, sottolinea il direttore Laura Di Raimondo.

“Per questo è importante – evidenzia – puntare alla massima diffusione del Ccnl Tlc e dell’accordo il 1° agosto 2013 per i collaboratori in outbound che dallo scorso mese di febbraio ha rafforzato il sistema di tutele per i collaboratori grazie all’avvio del Piano sanitario integrativo del Ssn, destinato ai collaboratori delle aziende che applicano l’accordo collettivo”.

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