MERCATI

Home entertainment, mercato in crescita. Si apre la sfida 4K

Il fatturato cresce del 4% anno su anno attestandosi a 381 milioni. Ora le imprese devono giocare la partita dell’Ultra HD riscrivendo in maniera innovativa i modelli di offerta e investendo in tecnologia. Il presidente di Univideo, Lorenzo Ferrari Ardicini: “Bisogna esaltare non solo la definizione ma anche la creatività del prodotto”

Pubblicato il 12 Mar 2018

Home entertainment, mercato in crescita. Si apre la sfida 4K

Cresce il mercato dell’Home Entertainment. Secondo l’ultimo report di Univideo il fatturato è pari a 381,5 milioni fatturato, in crescita del 4% anno su anno. Stabili le entrate del comparto “fisico” (dvd ed altro) a 299 milioni  mentre cresce, attestandosi a 82,5 milioni, quello digitale.

In Italia 5,6 milioni di persone, pari al 10,8% della popolazione over 14, hanno acquistato almeno un prodotto Home Entertainment, generando un fatturato pari a 381,5 milioni di euro Mediamente pro-capite sono stati acquistati 10 pezzi con una spesa media di 68,50 euro.

Importante per il mercato Home Entertainment è la dimensione del ricevuto in regalo, non solo a Natale, ma nel corso dell’intero anno che rappresenta il 21% dello share.

Per il comparto la sfida oggi si chiama 4K Ultra HD, un modello di fruizione audiovisiva altamente innovativa e sofisticata, che si sta estendendo sempre più, in Italia e nel mondo, e che ben coniuga il valore assoluto dei contenuti con le tecnologie all’avanguardia dei devices, capaci di creare un ecosistema unico tra immagini e suoni.

La partita si gioca quindi sull’innovazione tecnologica e su una sempre maggiore interoperablità tra devices e supporti. Le risposte da questo punto di vista, soprattutto da parte dell’industria ci sono: serve una visione di medio lungo periodo che riscrive in maniera innovativa i modelli di offerta audiovisiva.  Gli investimenti in nuove tecnologie sempre più ad alta definizione riguardano non soltanto i prodotti appena immessi sul mercato ma anche il catalogo.

“Le nuove tecnologie associate ai contenuti audiovisivi – spiega Lorenzo Ferrari Ardicini, Presidente Univideo e di CG Entertainment – esaltano non solo la definizione ma anche la creatività del prodotto. Non è cambiata l’esigenza alla radice, è semplicemente diversa la modalità di fruizione dei contenuti. Per questo l’industria continua ad investire e a credere in modelli di business sempre più interconnessi tra devices e prodotti, proprio per riuscire a rispondere alle esigenze di un mercato audiovisivo che non ha perso affatto il proprio – appeal –  ma che è chiamato ad una sfida importante in termini di innovazione e di visione per il futuro”.

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