Meta ha effettuato un’altra serie di tagli di posti di lavoro, questa volta colpendo gli ingegneri e i team tecnologici impiegati presso le piattaforme Facebook, WhatsApp, Messenger e Instagram, oltre alla divisione Reality Labs, dedicata allo studio di applicazioni per la realtà aumentata e virtuale.
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Verso un 2023 all’insegna dell’efficienza
La società guidata da Mark Zuckerberg, che sta perseguendo l’obiettivo dichiarato di snellire l’organizzazione nel tentativo di rendere il 2023 un “anno di efficienza”, è stata la prima Big Tech ad annunciare a marzo una seconda tornata di licenziamenti di massa: operazioni che si sarebbero svolte in tre lotti principali nell’arco di diversi mesi e avrebbero interessato nel complesso 10 mila dipendenti.
I tagli di ieri, sebbene attesi e anticipati il giorno prima dalla direttrice di Meta per le risorse umane, Lori Goler, hanno suscitato reazioni di frustrazione da parte dei dipendenti. I licenziamenti sono stati l’oggetto delle domande più gettonate pubblicate nelle ultime ore su un forum interno dell’azienda in vista di un’imminente assemblea dei collaboratori.
“Avete distrutto il morale e la fiducia nella leadership di molti dipendenti che lavorano con intensità. Perché dovremmo rimanere a Meta?“, riporta per esempio Reuters. Un riferimento diretto ai commenti che Zuckerberg ha fatto l’anno scorso, esortando i dipendenti a lavorare con maggiore “intensità” per affrontare le sfide commerciali della società madre di Facebook e Instagram.
Una strategia apprezzata dal mercato
La prima tornata di licenziamenti di Meta, avvenuta in autunno, ha colpito più di 11 mila dipendenti, pari al 13% della forza lavoro dell’azienda, e ha preceduto il taglio di migliaia di risorse da parte di altre grandi aziende tecnologiche dopo lo sboom della pubblicità digitale e del cloud computing seguito alla fine della pandemia. Con la ristrutturazione, Meta sta anche accantonando i progetti meno prioritari e “appiattendo” gli strati di middle management.
Gli investitori hanno premiato la società per come sta gestendo il piano ridimensionamento. Le azioni di Meta hanno registrato un’impennata di circa l’80% quest’anno, superando il rialzo del 16% del Nasdaq Composite, il settore tecnologico. La società, che annuncerà i risultati del primo trimestre il 26 aprile, dovrebbe beneficiare di una modesta ripresa del mercato pubblicitario digitale e delle pressioni normative sulla principale rivale TikTok.