Gli sforzi degli Stati europei per centrare i traguardi digitali fissati per il 2030 dal Digital Decade Policy Programme (Ddpp) sono inferiori al livello di ambizione dell’Ue. Lo chiarisce la seconda relazione della Commissione Ue sullo stato del Decennio digitale (SCARICA QUI IL DOCUMENTO ORIGINALE), secondo la quale sono necessari ulteriori investimenti, a livello europeo e nazionale, nei settori delle competenze digitali, della connettività di alta qualità, dell’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) e dell’analisi dei dati da parte delle imprese, della produzione di semiconduttori e degli ecosistemi di start-up.
LA RELAZIONE
Fibra ottica e 5G, monito della Ue: “Troppi ritardi, più ambizione da parte degli Stati”
La Commissione pubblica il secondo monitoraggio sugli obiettivi della Digital Decade: la banda ultralarga fissa raggiunge solo il 64 % delle famiglie e la quinta generazione mobile solo il 50%. Impatti negativi sull’adozione di tecnologie chiave per lo sviluppo come AI e big data. “Serve più collaborazione per promuovere il mercato unico digitale. A rischio i target al 2030”

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