L’operazione Fastweb-Vodafone presente profili di criticità riguardo agli impatti nel mercato della rete fissa mentre non si rilevano questioni sa sollevare sul fronte del mobile. L’Autorità Antitrust ha pubblicato il provvedimento (QUI IL DOCUMENTO) che mette nero su bianco le questioni da prendere in esame a seguito delle segnalazioni pervenute da parte dei competitor e che hanno dato il via all’indagine sul progetto di fusione. Secondo l’Antitrust “l’operazione appare suscettibile di ostacolare, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della legge n. 287/1990, in modo significativo la concorrenza effettiva, in particolare a causa della costituzione o del rafforzamento di una posizione dominante, nei mercati dei servizi di accesso all’ingrosso di rete fissa, dei servizi al dettaglio di rete fissa per la clientela residenziale, dei servizi al dettaglio di rete fissa per la clientela aziendale e dei servizi al dettaglio di rete fissa per la pubblica amministrazione”.
LA FUSIONE
Fastweb-Vodafone, ecco i nodi da sciogliere
L’Antitrust pubblica il provvedimento che dà il via all’indagine per verificare gli impatti sulla concorrenza. Sul mobile nessuna criticità, è sul fisso che l’Autorità accende i riflettori: nel mirino i mercati dei servizi di accesso all’ingrosso e di quelli al dettaglio per la clientela residenziale e aziendale nonché di quelli per la pubblica amministrazione
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