IL PARERE

Intelligenza artificiale, il garante Ue: “Il Gdpr leva per uno sviluppo responsabile”



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L’authority si pronuncia sulla richiesta della Dpa irlandese in vista dell’armonizzazione delle regole. Il presidente Talus: “Dobbiamo garantire che queste innovazioni siano realizzate in modo etico, sicuro e vantaggioso per tutti”

Pubblicato il 18 dic 2024



Data Privacy Framework, come adeguarsi alle nuove regole e cosa cambia per le aziende italiane

“Le tecnologie di intelligenza artificiale possono offrire molte opportunità e vantaggi a diversi settori e ambiti della vita. Dobbiamo garantire che queste innovazioni siano realizzate in modo etico, sicuro e in modo da avvantaggiare tutti”, e per questo vale l’impianto normativo creato dal Gdpr. Si è espressa così la presidente del Garante privacy europeo Edpb, Anu Talus, nel parere adottato in merito all’uso dei dati personali sullo sviluppo e implementazione dei modelli di intelligenza artificiale. “L’Edpb (European Data protection board) – sottolinea l’authority – “vuole sostenere l’innovazione responsabile dell’Ai garantendo che i dati personali siano protetti nel pieno rispetto del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr)“.

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