Da qualche giorno si è riacceso l’hype sul ruolo di Iliad nella partita del consolidamento. Archiviata l’attenzione sull’operazione Fastweb-Vodafone è sulla telco guidata da Benedetto Levi che sono puntati i riflettori. Secondo Intermonte Iliad “è destinata al un ruolo di jolly nel consolidamento del mercato italiano”, e per uno strano gioco del destino se a suo tempo fu la fusione fra Wind e Tre a rappresentare per Iliad l’occasione d’oro per sbarcare sul mercato italiano – l’Antitrust Ue impose la presenza di un quarto operatore affinché fosse garantita la concorrenza di mercato – ora Iliad diventa protagonista della storia all’inverso, diventando il soggetto candidato ad abbattere quella concorrenza invocata. I tempi certo sono cambiati e una competizione a quattro non è più sostenibile. “La riduzione del numero di operatori da cinque a quattro semplificherebbe la struttura del mercato, favorendo il processo di market repair a beneficio di tutti gli operatori”, evidenziano sempre gli analisti di Intermonte.
l’evoluzione del mercato
Iliad “jolly” del consolidamento in Italia? Dipenderà dall’Europa
Dopo il deal Fastweb-Vodafone i riflettori tornano ad accendersi sulle possibili mire della società guidata da Levi. Riportare a tre il numero degli operatori mobili l’unica via per riequilibrare la competizione. Ma come si muoverà la nuova Commissione Ue? Più flessibilità per le telco o approccio pro-consumatori? Meglio un deal Iliad-Tim o Iliad-WindTre?
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