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6G, l’Ue punta alla leadership: via al bando da 104 milioni



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La Commissione europea rilancia su ricerca e innovazione. Erzsébet Fitori: “Costruiamo il futuro digitale dell’Europa”. Il ruolo di Bruxelles nello sviluppo delle reti mobili di nuova generazione tra i temi chiave del prossimo Telco per l’Italia, in programma l’11 giugno a Roma

Pubblicato il 15 apr 2025



5g, 6g, reti mobili

Rafforzare la leadership europea nello sviluppo delle tecnologie mobili 6G. A questo punta il lancio di un nuovo bando comunitario da 104 milioni di euro per sostenere la ricerca e l’innovazione all’avanguardia nelle reti mobili. Il finanziamento, si legge in una nota della Commissione di Bruxelles, è gestito dalla Smart Networks and Services Joint Undertaking (Sns Ju), il partenariato pubblico-privato europeo che lavora allo sviluppo delle tecnologie 5G e 6G in tutta Europa.

Le caratteristiche e le finalità del bando

Il bando da 104 milioni di euro – il quarto gestito dalla Sns Ju – si aprirà il 22 maggio 2025 e i partecipanti potranno presentare proposte fino al 18 settembre 2025. I potenziali candidati avranno l’opportunità di saperne di più e di porre domande in occasione della giornata informativa Sns Ju Call 4, che si terrà il 23 maggio 2025. La giornata prevede anche un evento di brokeraggio in cui potranno condividere le loro idee e trovare potenziali partner.

Si tratta in ogni caso della prima iniziativa avviata nell’ambito del programma di lavoro Ricerca e Innovazione (R&I) 2025 dell’Sns Ju. “Questo programma di lavoro rappresenta un passo fondamentale nel cammino dell’Europa verso la leadership 6G. Riunendo le industrie verticali europee, il mondo accademico e gli istituti di ricerca, non ci limitiamo a sviluppare la tecnologia, ma costruiamo il futuro digitale dell’Europa con un’attenzione particolare alla sostenibilità, alla sicurezza e all’impatto sulla società”, afferma Erzsébet Fitori, direttrice esecutiva della Sns Ju.

In generale, il framework è concepito per far progredire l’eccellenza europea nello sviluppo della prossima generazione di tecnologie di telecomunicazione, con una sempre maggiore focalizzazione sulle tecnologie dirompenti che ruotano attorno al 6G. Riflette l’impegno dell’Ue non solo a tenere il passo con l’innovazione globale nelle telecomunicazioni, ma anche a definire standard e tecnologie, garantendo al contempo che i valori europei siano incorporati nella progettazione e nel funzionamento delle reti 6G. Si parla quindi pure di obiettivi di sostenibilità e più nello specifico di soluzioni in grado di garantire che le tecnologie 6G apportino benefici ambientali e sociali, oltre che tecnologici.

Il programma 2025, infine, risponde alle priorità recentemente stabilite della Commissione europea, tra cui la realizzazione delle ambizioni del Libro bianco “How to master Europe’s digital infrastructure needs?”.

Il sostegno all’innovazione della Sns Ju

Quest’anno la Smart Networks and Services Joint Undertaking lancerà anche il sostegno a progetti pilota e sperimentazioni su larga scala in settori quali l’industria e la produzione, i media, i trasporti, i servizi di emergenza e di sicurezza e la sanità. Il lancio di questi progetti è previsto attraverso un bando separato nel corso del 2025.

Dalla sua creazione nel 2021, l’Sns Ju ha già erogato 500 milioni di euro nell’ambito di 80 progetti con l’obiettivo di dare impulso alle attività europee sulle tecnologie di telecomunicazione di prossima generazione. Il nuovo bando si basa su questo slancio, rafforzando l’ambizione dell’Europa di guidare la corsa globale verso il 6G. Il programma di lavoro completo per il 2025 è disponibile sul sito web della Sns Ju.

Cosa si potrà fare con il 6G

Dalla robotica collaborativa alle città intelligenti, dalla chirurgia da remoto alla navigazione satellitare, per arrivare alle esperienze immersive e alla telepresenza olografica ad alta definizione. Si estende ai più disparati ambiti di applicazione l’impatto che le reti di sesta generazione avranno sulla nostra vita quotidiana. Alcuni sono scenari ereditati dal 5G che saranno ulteriormente implementati. Altri, invece, saranno casi d’uso peculiari del 6G e delle sue caratteristiche prestazionali: velocità oggi inimmaginabile e latenza quasi inesistente.

Gettando lo sguardo al 2030, anno in cui il 6G potrebbe essere disponibile sul mercato, i veicoli a guida autonoma saranno in grado di “parlare” con le altre smart car, con i sistemi a bordo strada e con la mobilità pubblica. Le città saranno sempre più intelligenti e l’inclusione dei robot nella vita quotidiana un dato di fatto.

Ma la vera novità che porterà il 6G sarà il debutto di ologrammi 3D ad alta fedeltà che potranno essere riprodotti su dispositivi mobile. Una telepresenza immersiva e olografica che consentirà a milioni di persone di proiettarsi in sistemi di realtà virtuale, realtà aumentata e realtà mista, riducendo quindi le necessità di spostamento e rivoluzionando il mondo del lavoro.

Il ruolo dell’Ue nello sviluppo delle reti di nuova generazione a Telco per l’Italia

Del ruolo cruciale dell’Ue nello sviluppo delle reti mobili di nuovissima generazioen si discuterà al prossimo Telco per l’Italia – “Oltre le reti: da TelCo a TechCo per costruire il futuro dell’Italia” – l’evento CorCom-Nextwork360 in programma a Roma il prossimo 11 giugno.

Registrati subito e assicurati il tuo posto all’evento! Scopri il programma completo e iscriviti su www.telcoperlitalia360summit.it.

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