Le reti mobili che evolvono verso il 6G hanno bisogno di nuove soluzioni aperte e “a misura di sviluppatore”. Per questo Etsi, lo European telecommunications standards Institute, ha annunciato l’istituzione di un nuovo Software development group OpenOp (Sdg Oop) dedicato allo sviluppo di una Operator platform open source che permette la federazione dei testbed per il 6G e Api di capability exposure standardizzate. Sdg OpenOP sarà lanciato ufficialmente in un incontro che si terrà l’1-2 luglio 2025, a Torino. La partecipazione è aperta ai membri Etsi e ai non membri previa firma dell’accordo Sdg Oop.
“Con l’evoluzione delle reti di nuova generazione verso il 6G, diventa sempre più necessario disporre di soluzioni interoperabili, aperte e developer-friendly nei domini delle telecomunicazioni, del cloud e dell’intelligenza artificiale“, si legge nella nota di Etsi. “Etsi Sdg Oop mira ad affrontare questa sfida sviluppando una piattaforma standardizzata e open source che semplifica l’esposizione dei servizi di rete e delle risorse e consente una federazione senza soluzione di continuità tra le piattaforme degli operatori”.
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6G, Etsi crea una piattaforma federata per i test
Questa piattaforma fungerà da ambiente neutrale e non commerciale in cui le organizzazioni di ricerca, le pmi e gli operatori delle telecomunicazioni possono sperimentare, co-sviluppare e testare congiuntamente nuove funzionalità in modo agile e collaborativo.
La Operator platform promuoverà anche l’innovazione in verticali come l’Iot industriale, l’automotive, l’e-health e l’agricoltura intelligente.
Open source e Api al centro del progetto
Nato dal progetto Sunrise-6G finanziato dall’Ue, Sdg OpenOP sfrutterà i requisiti Gsma e le Api esistenti per la federazione e esporrà le Api del servizio Camara della Linux Foundation. Consentirà anche l’integrazione con una vasta gamma di piattaforme southbound come Kubernetes, 3Gpp Network Exposure Functions, Etsi Multi-access Edge computing e Nfv Orchestration.
Il nuovo gruppo Etsi collaborerà con i principali attori del settore, comunità open source e parti interessate come Gsma, Lf Camara e 3Gpp, migliorando al contempo il più ampio portafoglio Etsi di software e iniziative di standardizzazione.
Sviluppo di soluzioni di rete interoperabili future-proof
“OpenOP rappresenta una nuova pietra miliare nel mettere insieme il mondo della ricerca, gli enti di standardizzazione e le comunità open source sotto l’ombrello di Etsi“, ha affermato Vasileios Theodorou di Intracom Telecom, convenor di Sdg OpenOP. “Fornendo un’implementazione open source della Operator platform, Etsi sta rafforzando il suo impegno per la collaborazione del settore, l’innovazione concreta e il sostegno attivo allo sviluppo di soluzioni di rete interoperabili a prova di futuro”.
I membri fondatori di Sdg OpenOP includono i principali operatori di telecomunicazioni, istituti di ricerca e fornitori di tecnologia provenienti da tutta Europa, tra cui Intracom Telecom, Industrial Systems Institute (Athena Research Center), Motorola Mobility, Orange Romania, te, Eurecom, Fraunhofer Focus, i2CAT Research Centre.
Un ecosistema 6G integrato, il rapporto Etsi
Nel contesto strategico della corsa al 6G si inserisce un’altra iniziativa di Etsi: un nuovo report, pubblicato ad aprile, in cui, per la prima volta, l’ente europeo per la standardizzazione ha proposto un quadro strutturato di use case avanzati per l’integrazione tra comunicazione e sensing (Isac), ponendo le basi per le future specifiche di rete. Questo documento, denominato Etsi GR Isc 001 e sviluppato dal gruppo Isg Isac non è solo un esercizio teorico: rappresenta una roadmap tecnica e applicativa per l’intero ecosistema telco, industriale e accademico che gravita attorno alla prossima generazione di sistemi mobili, segnando un passo chiave nello sviluppo del 6G integrated sensing and communication.
A differenza delle generazioni precedenti, il 6G si caratterizzerà per l’integrazione nativa di capacità di sensing e comunicazione in un’unica infrastruttura, abilitando scenari inediti come la navigazione autonoma ad altissima precisione, il monitoraggio continuo dell’ambiente e la gestione intelligente della mobilità urbana. Il rapporto di Etsi esplora 18 casi d’uso che spaziano dal rilevamento del movimento umano al soccorso in emergenze, dall’interazione immersiva in ambienti XR fino al monitoraggio sanitario in contesti esterni.
“Questo primo report sui casi d’uso Isac avanzati e i relativi requisiti pone le fondamenta per le prossime specifiche del 6G. Sono lieto che questo documento sia stato pubblicato puntualmente, per essere considerato da gruppi di specifica come il 3Gpp SA1 nel loro lavoro verso il 6G”, ha dichiarato Alain Mourad, presidente del gruppo Isac di Etsi.
Il report Etsi GR Isc 001 non rappresenta un punto d’arrivo, ma un catalizzatore per ulteriori attività normative. I risultati contenuti alimentano già altri rapporti Etsi in sviluppo, riguardanti la modellizzazione dei canali, l’architettura di rete (Ran e sistema), la sicurezza e l’integrazione del computing. Il lavoro delinea una visione sistemica del 6G che non si limita al salto prestazionale, ma apre a una nuova dimensione di servizi, applicazioni e valore economico.