Orange entra con decisione nel cuore della nuova era dei satelliti Leo, mettendo in campo una strategia multilivello che rafforza l’integrazione tra infrastrutture spaziali e reti terrestri. L’operatore francese ha siglato accordi chiave con Eutelsat-OneWeb e Telesat Lightspeed, investendo sia in capacità satellitare sia in infrastrutture di terra, con l’obiettivo di garantire copertura globale, resilienza dei servizi e sovranità digitale europea. In un contesto internazionale sempre più competitivo, dove Starlink e Amazon Kuiper dettano i ritmi del mercato, Orange si posiziona come attore centrale nello scenario space-telco europeo.
ùUn’evoluzione che va ben oltre la semplice estensione della connettività in aree remote: il modello ibrido tra satelliti Leo e fibra ottica può rappresentare una svolta strutturale per le telecomunicazioni, abilitando nuovi servizi, modelli di business e architetture di rete resilienti.
Indice degli argomenti
Orange rafforza la sinergia con Eutelsat-OneWeb
L’inizio del 2025 ha segnato una svolta strategica per Orange, che ha potenziato l’accordo con Eutelsat-OneWeb, integrando le capacità della costellazione di satelliti Leo nel proprio portafoglio wholesale. Il gruppo francese utilizzerà la rete di bassa orbita per garantire servizi di connettività satellitare a bassa latenza in territori non coperti dalle reti terrestri, con un focus specifico sulle esigenze delle imprese e dei clienti istituzionali.
Questo accordo si inserisce nella strategia europea per la sovranità digitale e nel quadro del programma Iris2, il progetto comunitario per una costellazione paneuropea sicura, di cui Eutelsat è tra i principali attori. Non è casuale che Jean-François Fallacher, ex ceo di Orange France, sia stato nominato alla guida di Eutelsat: una mossa che consolida ulteriormente l’asse Parigi–Tolosa nello spazio delle telecomunicazioni europee.
“Con questa partnership, rafforziamo la nostra capacità di fornire servizi ovunque, in qualunque circostanza, con la qualità e la resilienza che i nostri clienti si aspettano”, ha commentato Christel Heydemann, ceo di Orange.
Accordo con Telesat e nuova infrastruttura terrestre
In parallelo, Orange ha sottoscritto un accordo con Telesat Lightspeed per ospitare una delle stazioni di terra della costellazione canadese presso il proprio teleport di Bercenay-en-Othe, in Francia. La facility, collegata a un nodo PoP a Parigi, è stata progettata per rispettare standard Tier-4 e offrire un’integrazione ottimale con la rete di trasporto a livello europeo.
L’accordo prevede la disponibilità commerciale di capacità Leo da utilizzare per servizi wholesale, backhaul mobile e soluzioni di connettività resiliente in scenari critici, comprese le risposte a emergenze naturali o attacchi informatici. La struttura supporta architetture Zero-Trust e protocolli Carrier Ethernet, aumentando il valore tecnologico dell’offerta space-telco di Orange.
Questa infrastruttura rappresenta anche un punto di interscambio strategico tra orbita e rete terrestre, con evidenti implicazioni per la sicurezza dei flussi dati e la continuità operativa in contesti ad alta criticità.
Sovranità europea e architetture multi-orbita
La scelta di investire nei satelliti Leo ha un significato che va oltre la connettività. Orange si fa promotrice di una strategia di autonomia strategica europea nel settore delle infrastrutture digitali. Attraverso la partecipazione al programma Iris2 e alle partnership industriali con Eutelsat e Telesat, il gruppo francese consolida un approccio “multi-orbita” che integra orbite basse, medie e geostazionarie in un’unica architettura coesa.
Il progetto Iris2, promosso dalla Commissione europea con un investimento pubblico-privato di circa 6 miliardi di euro, mira a realizzare una costellazione sicura e autonoma per la difesa, la sicurezza civile e le telecomunicazioni. Orange, attraverso la sinergia con Eutelsat, si posiziona come partner infrastrutturale strategico, in grado di offrire servizi diretti al governo, alle forze armate e al settore pubblico.
Questo modello di collaborazione ibrida tra pubblico e privato riflette una tendenza già evidenziata nel report Roland Berger “Constellations – From outer space to telco race”, dove si sottolinea come i satelliti Leo rappresentino un punto di svolta competitivo per le telco che sapranno integrarli efficacemente con le reti terrestri.
Opportunità per il mercato telco e nuovi modelli di servizio
Per il settore delle telecomunicazioni, l’ingresso deciso nel mercato dei satelliti Leo apre una nuova frontiera di servizi e opportunità. Le costellazioni low-orbit permettono di offrire banda larga a bassa latenza in qualsiasi punto del pianeta, superando i limiti infrastrutturali delle reti terrestri.
Si profilano nuovi scenari di business: connettività globale per il settore marittimo e aeronautico, copertura per eventi temporanei, soluzioni per il disaster recovery, servizi IoT a copertura globale e direct-to-cell, connettività satellitare diretta ai dispositivi mobili, senza stazioni intermedie. Un’area dove Starlink sta già sperimentando, ma su cui l’Europa vuole recuperare terreno.
Orange, con questa strategia, si candida a essere pioniere di un’offerta full-hybrid, dove fibra, 5G/6G e orbite basse dialogano in tempo reale, garantendo affidabilità, flessibilità e scalabilità anche in condizioni estreme.
Banda ultralarga: i satelliti Leo come elemento complementare
Il ruolo dei satelliti Leo nella banda ultralarga è sempre più centrale. Sebbene spesso percepiti come alternativa per aree remote, questi sistemi possono integrare e rafforzare l’infrastruttura di rete anche in ambito urbano e industriale. La capacità di offrire connettività gigabit ovunque li rende strumenti chiave per l’abilitazione di servizi cloud distribuiti, realtà aumentata, intelligenza artificiale e smart cities.
Nel contesto della transizione digitale europea, promuovere l’integrazione tra rete terrestre e satellitare è un obiettivo condiviso a livello istituzionale e industriale. I satelliti Leo si inseriscono in questa visione come componenti agili, scalabili e resilienti, particolarmente adatti a rispondere alle nuove esigenze di mobilità, sicurezza e copertura.
Approfondiamo il tema nella nostra pagina dedicata alla banda ultralarga, che mette in luce l’importanza dell’infrastruttura per l’abilitazione dei servizi innovativi.