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Aiip, Peritore nuovo presidente: “Difenderemo l’ecosistema digitale italiano”



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Focus su data center, regolazione europea e opportunità per le pmi radicate sul territorio. Ecco chi è il manager che subentra a Giovanni Zorzoni

Pubblicato il 30 giu 2025



giuliano-caludio -peritore-aiip

Giuliano Claudio Peritore è il nuovo presidente dell’Associazione Italiana Internet Provider (Aiip). L’elezione, all’unanimità, è avvenuta durante la partecipata Assemblea Generale che si è tenuta questa mattina, al termine della quale il neoeletto Consiglio Direttivo ha conferito a Peritore la guida dell’associazione.

Il nuovo presidente subentra a Giovanni Zorzoni, che ha ricoperto il ruolo per due mandati consecutivi dal 2021 al 2025, raggiungendo il limite massimo stabilito dallo Statuto.

Un profilo tecnico con lunga esperienza associativa

Classe 1995, laureato in Scienze dell’Informazione all’Università La Sapienza di Roma, Peritore è uno dei soci fondatori di Panservice, Internet Provider di Latina. La sua storia in AIIP parte nel 1999 come semplice socio, per poi evolversi con diversi incarichi: ha già ricoperto la carica di presidente per due mandati consecutivi (2017-2019 e 2019-2021) e ha svolto il ruolo di vicepresidente dal 2021 fino a oggi.

Gli obiettivi del mandato: tutela dell’ecosistema e presidio istituzionale

“Essere di nuovo alla guida di Aiip, dopo quattro anni, è un onore e una dimostrazione di fiducia per la quale ringrazio tutti gli associati – ha dichiarato Peritore – le imprese che aderiscono all’Associazione costituiscono la spina dorsale della filiera del digitale italiano, un vero e proprio ecosistema distribuito ed interconnesso”.

Secondo il neopresidente, il biennio 2025-2027 sarà decisivo per il settore: “Continueremo la nostra attività di presidio istituzionale e regolamentare, estendendo il nostro impegno alla tutela del ‘saper fare’ italiano e al contrasto a ogni iniziativa che possa indebolire la salute del nostro ecosistema digitale, con particolare attenzione ai data center degli associati sul territorio. A questo proposito, continueremo la nostra azione in merito al Digital Networks Act, una misura promossa dall’Ue per la quale abbiamo già avviato da tempo una mobilitazione a livello europeo”.

Tra rischi e opportunità: dal Digital Networks Act al Digital Farming 5.0

Il nuovo presidente ha evidenziato anche alcune opportunità strategiche: “Non mancheranno poi le opportunità, come l’arrivo dei nuovi voucher connettività per le imprese, ma anche l’accelerazione nell’infrastrutturazione digitale del comparto primario, riducendone il digital divide, grazie al progetto Digital Farming 5.0”.

Il bilancio della presidenza Zorzoni: sovranità digitale, voucher e relazioni istituzionali

Nella sua relazione introduttiva, Giovanni Zorzoni ha tracciato un bilancio delle attività svolte durante il suo secondo mandato, ringraziando soci e Consiglio Direttivo per l’impegno profuso. “Gli obiettivi di questa seconda consiliatura erano chiari – ha dichiarato – Molti di questi sono stati centrati con determinazione e senza compromessi”.

Zorzoni ha poi elencato i risultati conseguiti:

  • “Abbiamo portato al centro del dibattito politico il tema del cloud sovrano, che oggi è discusso tanto dalla maggioranza quanto dall’opposizione;
  • i nuovi voucher connettività, al cui ottenimento abbiamo lavorato con perseveranza, sono stati finanziati e includono anche i servizi cloud;
  • molte iniziative, anche a livello istituzionale, propongono di riservare parte del procurement pubblico a soggetti interamente europei, a dimostrazione che lo Stato può ancora esercitare una vera politica industriale nazionale, una convinzione che AIIP sostiene da sempre.
  • Ci eravamo prefissati di migliorare il dialogo politico a tutti i livelli con il nuovo Governo e oggi la nostra interlocuzione politica è ai massimi livelli da trent’anni.
  • Altro obiettivo era quello di rafforzare significativamente la nostra presenza in Europa: il nostro delegato europeo nominato lo scorso anno, sta svolgendo un lavoro notevole e perfettamente in linea con i nostri principi, partecipiamo puntualmente a ogni consultazione comunitaria e nazionale”.

Zorzoni ha quindi annunciato la sua permanenza nei vertici Aiip: “Il mio impegno non si ferma qui: continuerò a servire l’associazione in qualità di Vicepresidente con la stessa passione e lo stesso impegno di sempre”.

Continuità nella governance e apertura a nuovi ingressi

La nuova governance si configura nel segno della continuità: Zorzoni (Mynet) ricoprirà il ruolo di Vicepresidente, affiancato da Roberto Loro (Dedagroup), confermato anch’egli in questa posizione.

Nel nuovo Consiglio Direttivo figurano molte conferme:

  • Antonio Baldassarra (Seeweb)
  • Gabriele Conte (Clio)
  • Gilberto Di Maccio (Ehinet)
  • Marco Fiorentino (Messagenet)
  • Thomas Gallo (Lenfiber)
  • Stefano Manuali (Estracom)
  • Livio Morina (Airbeam)
  • Gianfranco Turco (Axera)

A questi si aggiungono due nuovi ingressi:

Dalia Coffetti (Tnet Servizi), che assume anche il ruolo di Responsabile Affari Istituzionali Europei per Aiip

Antonio Bartolini (Connesi).

L’iniziativa #StopDNA

Nelle scorse settimane Aiip ha lanciato la campagna #StopDNA per evidenziare il rischio per un Internet aperto come effetto delle disposizioni del Digital networks act.

A destare preoccupazione è la consultazione lanciata pochi dalla Commissione europeada cui è trapelato qualche elemento del testo in arrivo e che, secondo Aiip, prefigura “un attacco diretto all’ecosistema europeo aperto e concorrenziale delle telecomunicazioni“.

“La consultazione sul Digital Networks Act lascia prevedere la futura impostazione del regolamento atteso per la fine del 2025 e che potrebbe segnare la fine dell’ecosistema delle comunicazioni aperte e concorrenziali”, spiega Aiip che intende far sentire la propria voce a livello europeo.

Il Digital Networks Act (Dna), che dovrebbe vedere la luce a dicembre 2025, non costituirà una semplice revisione del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche, ma “un completo ripensamento della politica industriale per il settore delle telecomunicazioni”, sottolinea Aiip, che ha un posizione critica anche sulla revisione del Codice “visto che è stato recepito pochissimi anni fa dagli Stati Membri”.

“Dietro a una consultazione solo apparentemente innocua, si rischia di mettere la parola fine a 30 anni di innovazioni, progresso nel settore Tlc e dire addio all’ecosistema di Internet per come lo conosciamo”, prosegue la nota. “Proprio per contrastare questo pericoloso disegno e fornire un’interpretazione completamente opposta alla narrativa a senso unico degli ex incumbent, Aiip ha lanciato la campagna #stopDNA: un appello a tutte le imprese della filiera e ai cittadini europei a far sentire la propria voce e a difendere l’indipendenza di Internet”.

Il rischio oligopolio

Nel mirino anche il consolidamento, “Utilizzando parole solo all’apparenza neutre, oramai comuni nelle politiche di stampo europeo, quali semplificazione, competitività, efficienza e razionalizzazione si spiana la strada al consolidamento, dando così le telecomunicazioni in mano a tre/quattro grandi operatori. In altre parole, un salto indietro di 30 anni e un ritorno all’oligopolio, cancellando con un colpo di spugna il processo di liberalizzazione che nelle telecomunicazioni aveva effettivamente funzionato”.

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