Giallo in Tsmc: il più grande produttore mondiale di semiconduttori sarebbe al centro di un caso di spionaggio industriale. Nikkei Asia, citando fonti a conoscenza della questione, ha riferito che diversi ex dipendenti di Taiwan Semiconductor Manufacturing Company sono sospettati di aver tentato di ottenere informazioni proprietarie critiche sullo sviluppo e la produzione di chip a 2 nanometri mentre lavoravano ancora presso l’azienda. Quello dedicato al chip a 2 nanometri è attualmente tra i processi produttivi più all’avanguardia non solo per il colosso asiatico, ma per l’intero settore dei semiconduttori.
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Adottate misure disciplinari “rigorose”
Parlando con la Cnbc, Tsmc non ha confermato questa ipotesi: dopo aver ammesso di aver rilevato “attività non autorizzate” che hanno portato alla scoperta di potenziali fughe di notizie di segreti commerciali, l’azienda ha precisato di non avere ulteriori informazioni da condividere, se non quella di aver adottato misure disciplinari “rigorose” nei confronti del personale coinvolto e di aver avviato anche procedimenti legali.
“Tsmc mantiene una politica di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi azione che comprometta la protezione dei segreti commerciali o danneggi gli interessi dell’azienda”, si legge in una nota. “Tali violazioni vengono trattate con rigore e perseguite con la massima rigore consentito dalla legge. Restiamo impegnati a salvaguardare la nostra competitività di base e gli interessi comuni di tutti i nostri dipendenti”.
Il gruppo, prosegue la nota, ha identificato il problema in anticipo grazie ai suoi “meccanismi di monitoraggio completi e solidi“, ha affermato l’azienda, aggiungendo di aver condotto rapide indagini interne.
Gli altri casi di spionaggio industriale
Non sarebbe comunque la prima volta che Tsmc si trova al centro di situazioni del genere. Nel 2018, per esempio un tribunale taiwanese ha incriminato un ex dipendente per aver copiato segreti commerciali relativi al processo di fabbricazione a 28 nanometri, con l’intento di trasferirli a un’azienda di semiconduttori nella Cina continentale. Nel 2023, Asml, che produce macchinari necessari per la produzione dei chip più avanzati, ha dichiarato di aver scoperto che un ex dipendente in Cina si era appropriato indebitamente di dati relativi alla sua tecnologia proprietaria.
D’altronde, in qualità di principale produttore di chip al mondo, Tsmc possiede un vero patrimonio in termini di proprietà intellettuale. Secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda, nel suo sistema interno sono registrati oltre 200mila segreti commerciali.
L’importanza strategica della tecnologia
C’è poi da sottolineare l’importanza strategica che i semiconduttori hanno acquisito negli ultimi anni, diventando il pilastro fondamentale del boom dei modelli e delle applicazioni di intelligenza artificiale. Le crescenti tensioni geopolitiche non hanno fatto altro che puntare i riflettori sui vantaggi tecnologici competitivi delle principali aziende nella catena di fornitura di chip come Tsmc e altri leader in tutti i settori.
La leadership di Tsmc nei wafer a 2 nanometri
Tsmc, con sede a Taiwan, domina il mercato della produzione dei chip più avanzati al mondo e annovera tra i suoi clienti aziende che non hanno bisogno di presentazioni, tra cui Apple e Nvidia. Non solo, è tra i leader della pionieristica tecnologia a 2 nanometri. L’azienda ha in effetti iniziato ad accettare ufficialmente ordini per i suoi wafer a 2 nanometri soltanto pochi mesi fa.
Cupertino in particolare sfrutterà questa tecnologia per il futuro processore A20, destinato alla serie iPhone 18 attesa nella seconda metà del 2026. Anche Qualcomm ha manifestato interesse per il processo a 2 nm di Tsmc, con l’intenzione di introdurre nuovi chipset ad alte prestazioni.
La miniaturizzazione dei transistor utilizzati all’interno dei chip è un aspetto cruciale nel campo dei semiconduttori e dell’ingegneria dei microprocessori. Il problema è che con la miniaturizzazione estrema, i transistor si avvicinano ai limiti fisici delle dimensioni atomiche e possono verificarsi fenomeni quantistici, capaci di influenzare il comportamento dell’hardware. Un nodo di processo a 2 nm, come quello adottato da Tsmc, si arriva al punto di sfiorare i limiti fisici del semiconduttore.
Ecco perché la tecnologia a 2 nm di Tsmc introduce l’adozione dei transistor gate-all-around con nanosheet impilati verticalmente, che permettono al gate di circondare il canale su tutti e quattro i lati. Questa innovazione riduce le perdite di corrente e aumenta la corrente di pilotaggio, migliorando le prestazioni e l’efficienza energetica dei chip prodotti.
Gli investimenti negli impianti esistenti
Ma non si tratta solo di brevetti: Tsmc continua a investire miliardi di dollari nella costruzione di nuove fonderie per supportare la produzione di chip a 2 nm, con piani per introdurre tecnologie ancora più avanzate, come il nodo a 1,4 nm previsto per il 2027.
Al tempo stesso, il gruppo sta compiendo progressi significativi anche negli impianti che gestiscono processi di produzione meno avanzati. Lo stabilimento di Hsinchu, per esempio, ha aumentato la produzione mensile da 3mila wafer a metà 2024 alle circa 8mila unità attuali, con l’obiettivo di raggiungere 22mila wafer mensili entro la fine dell’anno. L’impianto di Kaohsiung, in anticipo sui tempi previsti, è pronto per avviare la produzione quasi immediatamente, contribuendo all’obiettivo complessivo di 30mila wafer mensili.