l futuro di Intel si gioca in queste ore su un doppio fronte: quello politico e quello industriale. La richiesta del presidente Donald Trump di estromettere il ceo Lip-Bu Tan — accusato di avere “profondi conflitti di interesse” per i suoi investimenti in aziende cinesi, alcune con presunti legami militari — ha aperto una crisi che va ben oltre il singolo caso manageriale. La vicenda, esplosa con dichiarazioni pubbliche di rara durezza, rischia di rallentare la delicata strategia di rilancio di un colosso dei semiconduttori già impegnato in un turnaround complesso.
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Intel, pressione politica e sfida industriale: il caso Lip-Bu Tan
L’attacco di Trump al ceo per presunti legami con la Cina minaccia di rallentare il turnaround, indebolire la fiducia dei mercati e incidere sulla strategia produttiva

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