Per tre decenni l’industria della banda larga si è concentrata principalmente sul problema della connettività. Oggi, però, la vera sfida non è più solo fornire più velocità e capacità, ma garantire una connessione affidabile dal data center fino all’abitazione dell’utente. “La Quality of Experience (QoE) è già diventata importante per la soddisfazione del cliente quanto la velocità,” sottolinea Craig Thomas, ceo del Broadband Forum, nel blog dell’organizzazione internazionale.
Secondo Thomas, le reti capaci di offrire le applicazioni e i servizi realmente richiesti dagli abbonati permetteranno ai fornitori di servizi broadband (BSP) di differenziarsi, creare valore e monetizzare. “Il primo passo – spiega – è avere una chiara comprensione della domanda di QoE a livello di servizio, così da inserire più intelligenza all’interno delle reti”.
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Differenziare i servizi grazie alla QoE
Da tempo i BSP pianificano di personalizzare la QoE in base alle applicazioni. L’aggiunta di strumenti di monitoraggio intelligenti, consapevoli delle singole applicazioni, aiuterà a garantire un’esperienza ottimale per ciascun servizio. “Finora il mercato della banda larga si è distinto solo per prezzo e velocità, ma oggi la QoE legata alle applicazioni sta diventando prioritaria. È essenziale educare gli utenti a comprendere cosa significano concetti come QoE e latenza,” afferma Thomas.
Oggi circa il 25% delle famiglie nelle economie occidentali richiede servizi per il lavoro da casa, mentre il 20% è composto da nuclei interessati principalmente al gaming. Secondo gli esperti del Broadband Forum, nei prossimi dieci anni non sarà necessario superare velocità oltre 1-2 gigabit. “Gamers, lavoratori da remoto e hyperscaler confermano che ciò che conta non è un servizio a 10G, ma la qualità percepita,” ribadisce Thomas.
Il nuovo tassello: il Service Requirements Work Area
Per guidare questa transizione, il Broadband Forum ha istituito il Service Requirements Work Area, un nuovo gruppo che definisce i diversi tipi di QoE e i requisiti degli abbonati e dei BSP. Questo strumento consentirà ai provider di verificare il livello di qualità realmente offerto.
Finora i BSP hanno proposto servizi aggiuntivi come speed test, Wi-Fi gestito o assistenti vocali. Ma per le nuove generazioni di applicazioni – video streaming, gaming, e-health, IoT – parametri come latenza e QoE sono ormai fondamentali. “Ci sono molti tasselli da mettere insieme per offrire QoE end-to-end, dal data center fino al dispositivo finale. È lì che la QoE deve essere misurata,” spiega Thomas.
Strumenti e standard per una QoE misurabile
Nel contesto della Connected Home, i BSP hanno adottato strumenti di containerizzazione e test basati su UDP per gestire la latenza e fornire metriche accurate per connessioni multi-gigabit. Inoltre, il Broadband Forum ha introdotto la specifica TR-398 Wi-Fi Performance, che certifica le performance reali dei punti di accesso Wi-Fi e dei gateway residenziali.
Un altro pilastro è il progetto Quality of Experience Delivered (QED), che unisce intelligenza di rete e metriche avanzate. “Dobbiamo spostarci da un modello basato solo sulla capacità a uno che riduca l’attenuazione della qualità. Con QED passiamo da un approccio legato alla banda a uno legato alla qualità, integrando perdita e ritardo dei pacchetti in un unico modello matematico robusto,” chiarisce Thomas.
Verso reti autonome e auto-riparanti
La prossima sfida è integrare questi tasselli in un ambiente SDN/NFV, grazie al framework AIM (Automated Intelligence Management) del Broadband Forum, che utilizza AI e machine learning. Durante il Network X dello scorso anno, AIM ha dimostrato di poter rilevare automaticamente sessioni con prestazioni insufficienti e reindirizzarle verso gateway meno congestionati. “È un enorme passo verso reti autonome capaci di auto-ripararsi,” evidenzia Thomas.
Parallelamente, il Broadband Forum lavora anche su L4S (Low Latency, Low Loss, Scalable Throughput), standard sviluppato dall’IETF con il contributo di CableLabs, per garantire una condivisione più equa delle risorse di rete tra dispositivi, riducendo la latenza e migliorando la costanza dei flussi.
Educare il mercato a QoE e latenza
Il passo finale è diffondere la cultura della QoE e della latenza tra gli utenti e gli operatori. “Se adottata a livello di rete, l’intelligenza QoE e sulla latenza garantirà performance migliori. È questa la vera direzione per la banda larga del futuro,” conclude Thomas.