Aduna rompe i tradizionali ostacoli contrattuali. È questo il punto chiave dell’analisi di GlobalData a seguito della notizia notizia che 12 grandi operatori di telecomunicazioni hanno completato la proceduta di ingresso nella jv, di proprietà di Ericsson per il 50% e per il restante, appunto, delle telco.
Secondo Emma Mohr-McClune, Chief Analyst Telecoms Practice, Technology di GlobalData, “questa joint venture, che è stata operativa per la prima volta nel settembre 2024, segna un momento cruciale per l’industria delle telecomunicazioni. Unendo alcuni dei più grandi operatori di telecomunicazioni in un unico framework di contratti di cooperazione, il palcoscenico è impostato per una collaborazione e un’innovazione senza precedenti nel campo delle interfacce di programmazione delle applicazioni (Api).”
Passo avanti verso la standardizzazione delle Api
I partner di Aduna – AT&T, Bharti Airtel, Deutsche Telekom, Kddi, Orange, Reliance Jio, Singtel, Telefonica, Telstra, T-Mobile, Verizon e Vodafone “stanno compiendo un passo significativo verso la standardizzazione e l’adozione diffusa delle Api di rete in tandem con Ericsson” evidenzia l’analista.
Si tratta, della prima iniziativa globale del suo genere, che consente contratti multiregionali e relazioni commerciali su scala praticamente globale, pur con alcune lacune di copertura nelle regioni Asia-Pacifico (Apac) e Africa. Aduna opera su base non esclusiva, offrendo un costo di opportunità molto basso sia per le telco proprietarie sia per l’ecosistema dei membri associati, tra cui e&, Bouygues Telecom, Free, CelcomDigi, Softbank e NTT DOCOMO.
“I membri saranno in grado di sviluppare la loro attività di esposizione alla rete su questa e altre piattaforme e non c’è nulla che impedisca loro di gestire contratti adiacenti attraverso altri canali, come gli aggregatori,” aggiunge Mohr-McClune.
Collaborazione strutturata sulle Api
Aduna si rivolge a hyperscaler, fornitori di piattaforme di comunicazione-come-a-service (CPaaS), integratori di sistemi, fornitori di software indipendenti e altre telco, ma non venderà direttamente alle imprese, lasciando quel mercato ai partner dell’ecosistema e alle unità aziendali dei membri proprietari. La JV è suddivisa al 50% tra Ericsson e i partner telco, mentre Google Cloud è il cliente charter hyperscale e la controllata di Ericsson Vonage è il cliente charter CPaaS.
Con questa mossa, secondo GlobalData, Aduna apre la strada a una collaborazione globale e strutturata sulle Api, ponendo le basi per una nuova era di interoperabilità e innovazione nell’industria delle telecomunicazioni.
Aduna, cos’è e cosa fa
Funzionalità di rete aperte e programmabili
Il lancio di Aduna risale al settembre 2024, quando era stata svelata la “vision” dell’iniziativa: combinare e vendere Api di rete a livello globale, pensando a nuove applicazioni in grado di funzionare ovunque e su qualsiasi rete, consentendo agli sviluppatori di innovare molto più rapidamente e facilmente.
“Le funzionalità di rete avanzate facilmente accessibili – aveva spiegato Ericsson in una nota – apriranno la prossima frontiera dell’innovazione, consentendo agli sviluppatori di creare nuovi casi d’uso in diversi settori”.
“Aduna è in prima linea nella prossima ondata tecnologica – aveva dichiarato il ceo Anthony Bartolo. – Fornire agli sviluppatori un accesso ubiquo a funzionalità di rete aperte e programmabili attraverso Api comuni consentirà loro di innovare su scala globale e di creare valore per le imprese, i loro clienti e il settore delle telecomunicazioni. Queste applicazioni nuove e più avanzate creeranno esperienze migliori per i clienti, apriranno nuovi flussi di entrate, funzioneranno senza soluzione di continuità ovunque nel mondo e forniranno alle aziende modi innovativi e differenzianti di operare. Sono onorato di guidare Aduna verso una nuova frontiera per il futuro della tecnologia, della comunicazione e del settore delle telecomunicazioni”.