Gli smartphone tornano a crescere. Dopo mesi di segnali contrastanti, il 2025 si prepara a chiudere con un +1% nelle spedizioni globali, pari a 1,24 miliardi di unità. Un risultato modesto ma significativo, che dimostra come il mercato resti vivo. A spingere la domanda saranno soprattutto iPhone e i mercati più reattivi come Stati Uniti, Medio Oriente e Africa, mentre la Cina perde terreno.
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Crescita globale, ma a passo lento
Secondo IDC, il ritmo sarà contenuto, ma segna comunque un cambio di passo rispetto agli ultimi anni. La crescita prevista è superiore alle stime precedenti (+0,6%) e trova nella domanda di sostituzione un alleato decisivo. Nonostante il contesto economico difficile, gli utenti continuano a rinnovare i propri dispositivi. Il risultato è un Cagr dell’1,5% tra il 2024 e il 2029, che certifica un mercato ancora vitale e in trasformazione.
Dove si cresce e dove si frena
La mappa geografica mostra un andamento a macchia di leopardo. Gli Stati Uniti (+3,6%), il Medio Oriente e Africa (+6,5%) e l’Asia-Pacifico esclusa la Cina (+0,8%) guideranno la spinta positiva. La Cina, invece, va in direzione opposta: da una previsione iniziale di +3% si passa a un calo dell’1%. La fine dei sussidi governativi e la congiuntura economica sfavorevole pesano sulla domanda interna.
“Il successo per gli OEM dipenderà dalla capacità di cogliere le opportunità nei mercati giusti”, ha commentato Nabila Popal, senior research director di IDC, sottolineando l’urgenza per i produttori di diversificare e pianificare con attenzione.
Conta più il valore che i volumi
Oltre al numero di unità, a fare la differenza sarà il prezzo medio. Nel 2025 l’ASP crescerà del 5%, mentre il valore complessivo del mercato salirà del 6%. È la conferma di un trend ormai consolidato: la corsa non è più a chi vende di più, ma a chi riesce a convincere i consumatori a spendere di più.
Le strategie vanno tutte in questa direzione: promozioni aggressive e finanziamenti a tasso zero rendono accessibili i modelli premium, mentre design più sottili, fotocamere potenziate e funzionalità AI cercano di giustificare il prezzo sempre più alto.
Gen AI, la carta vincente dei produttori
Se c’è un elemento che oggi sposta gli equilibri, è l’intelligenza artificiale generativa. IDC prevede che nel 2025 saranno spediti oltre 370 milioni di smartphone con GenAI integrata, pari al 30% del mercato.
“L’AI diventerà presto un must-have”, spiega Anthony Scarsella, research director di IDC. E non resterà confinata ai top di gamma: entro il 2029, il 70% degli smartphone avrà capacità GenAI on-device. Una rivoluzione che cambierà il modo in cui gli utenti interagiranno con i loro telefoni, dalla fotografia alla produttività quotidiana.
I foldable si fanno spazio, ma restano di nicchia
Accanto all’AI, l’altra scommessa è quella dei foldable. Dopo un avvio difficile, il segmento sta trovando la sua strada. Gli ultimi modelli di Samsung, Google, Motorola, Honor e Huawei hanno alzato l’asticella in termini di durabilità e prezzo, eliminando due barriere chiave all’adozione.
Il risultato sarà una crescita costante: +6% nel 2025 e nel 2026, fino a +11% nel 2027. Nonostante ciò, i pieghevoli resteranno sotto il 3% delle spedizioni globali nel 2029. Saranno quindi più una vetrina di innovazione che un vero motore di business.
Uno sguardo ai prossimi anni
In sintesi, il mercato smartphone si muove tra due binari: crescita contenuta nei volumi ma più marcata nei valori. La GenAI promette di diventare lo standard di riferimento, mentre i foldable continuano a consolidarsi come segmento aspirazionale.
Il 2025 sarà un anno di transizione: non un’esplosione, ma un ritorno al segno positivo che segna l’inizio di una fase nuova, dove innovazione e percezione del valore faranno la differenza.