A pochi giorni dalla notizia del via libera senza condizioni, da parte dell’Agcm, alla salita di Poste nel capitale di Tim (detenuto ora per il 24,81% dal gruppo di Matteo Del Fante) sono state rese note le ragioni che hanno portato l’Antitrust a non interferire nell’operazione. Non si tratta di un comunicato stampa: le motivazioni appaiono nel bollettino dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato pubblicato ieri.
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Poste-Tim, ecco le motivazioni dell’Agcm: niente bundle sui servizi Tlc
Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, il gruppo guidato da Matteo Del Fante non ha intenzione di proporre nei propri canali offerte congiunte per l’intera durata dell’attuale piano industriale (che però si concluderà nel 2028). Intermonte: “Considerati solo i perimetri attuali, senza cogliere le future opportunità di sinergia”

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