L’intelligenza artificiale non è più un accessorio nei dispositivi mobili: sta diventando il cuore stesso della loro evoluzione. Gli smartphone e i laptop di nuova generazione devono offrire esperienze sempre più intelligenti, personalizzate e fluide, capaci di anticipare i bisogni degli utenti e garantire prestazioni elevate in ogni contesto.
Ma questa trasformazione porta con sé nuove complessità. “I dispositivi mobili si stanno evolvendo in strumenti alimentati dall’AI, capaci di adattarsi, anticipare e migliorare il modo in cui interagiamo con il mondo – spiega Kinjal Dave, Senior Director, Product Management, Client Line of Business, Arm – Tuttavia, man mano che l’AI on-device diventa più avanzata e sofisticata, la pressione sul silicio mobile si intensifica”.
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La sfida: più AI, meno tempo e spazio
Negli ultimi anni i cicli di rilascio dei prodotti si sono accorciati: ogni nuova generazione di smartphone flagship arriva più velocemente della precedente, lasciando meno tempo ai produttori per testare e perfezionare le innovazioni. A questo si aggiungono vincoli stringenti come i form factor compatti, la gestione del calore e la necessità di ridurre i consumi senza sacrificare le prestazioni.
Il passaggio a processi produttivi sempre più miniaturizzati, come i 3 nanometri, introduce inoltre complessità progettuali che solo pochi player globali sono in grado di affrontare. In questo contesto, la sfida non è soltanto creare chip più potenti, ma farlo in tempi ridotti, mantenendo un equilibrio tra prestazioni, consumi e costi.
La risposta di Arm: nasce Lumex
Per rispondere a queste esigenze Arm ha sviluppato Lumex, un Compute Subsystem (Css) platform progettato per diventare la base dell’era AI-first. La piattaforma integra Cpu, Gpu e interconnessioni in un ecosistema co-progettato e modulare, pronto per essere implementato dai partner industriali.
«È la nostra nuova piattaforma pensata per l’AI-first, per consentire a produttori e sviluppatori di realizzare esperienze AI on-device senza compromessi» sottolinea Dave. L’obiettivo è duplice: accelerare il time-to-market per Oem e fornitori di silicio e offrire agli utenti dispositivi in grado di gestire i carichi di lavoro AI più complessi, dal machine learning classico alla generative AI.
Dentro Lumex: Cpu, Gpu e interconnessioni
Il cuore della piattaforma è rappresentato da tre elementi chiave:
- Armv9.3 C1 CPU cluster, con unità Sme2 integrate per accelerare le operazioni di AI e offrire un incremento medio del 30% delle prestazioni rispetto alla generazione precedente.
- Arm Mali G1-Ultra Gpu, che porta il ray tracing di nuova generazione con un +20% di prestazioni AI e un raddoppio delle capacità grafiche per gaming mobile a livello desktop.
- System IP di nuova generazione come l’SI L1 System Interconnect e l’Mmu L1 System Memory Management Unit, progettati per eliminare i colli di bottiglia di sistema, ridurre la latenza e garantire maggiore sicurezza grazie al supporto per estensioni come la Memory Tagging Extension.
Le implementazioni sono già pronte per i processi a 3 nanometri, con ottimizzazioni che assicurano un migliore equilibrio tra potenza, consumi e area occupata sul chip.
I numeri della nuova generazione
I benchmark interni confermano l’impatto di Lumex:
- +30% di performance rispetto alla precedente generazione di Cpu in sei test di riferimento;
- +15% di velocità su applicazioni reali come gaming e streaming video;
- -12% di consumi energetici nelle attività quotidiane (social, navigazione, video playback);
- +5x di performance AI e +3x di efficienza AI sui carichi di lavoro più intensivi.
Sul fronte grafico, la Gpu Mali G1-Ultra non solo migliora le prestazioni AI, ma garantisce anche un 20% di incremento nelle performance grafiche generali e un’esperienza di gioco più immersiva su titoli come Fortnite o Genshin Impact.
Un ecosistema software già pronto
Uno degli aspetti più innovativi di Lumex è la disponibilità immediata di un software stack completo, compatibile con Android 16 e già ottimizzato per le nuove librerie AI. Arm ha reso accessibili le librerie KleidiAI con supporto Sme2, strumenti di telemetria avanzata e osservabilità in tempo reale per analizzare e ottimizzare le applicazioni.
“Vogliamo che gli sviluppatori possano sperimentare subito i benefici di Lumex, senza dover attendere l’arrivo dei dispositivi sul mercato”, commenta Dave. Questo significa che già oggi è possibile prototipare applicazioni AI, ottimizzare algoritmi e prepararsi al lancio dei nuovi device.
Per il mondo gaming, Arm offre anche strumenti come RenderDoc, Vulkan counters e Perfetto, che permettono di bilanciare al meglio qualità grafica, latenza e consumo energetico.
Impatti sul mercato e prospettive
Lumex non è solo una piattaforma tecnologica, ma anche un messaggio strategico al settore. Arm intende rafforzare il proprio ruolo in un mercato dominato dalla richiesta di esperienze AI sempre più integrate, dando agli Oem la possibilità di differenziarsi senza partire da zero a ogni generazione.
In prospettiva, questa piattaforma potrà accelerare la diffusione di dispositivi AI-native, riducendo i tempi di sviluppo e favorendo la creazione di un ecosistema di applicazioni più ricco e ottimizzato. “Il mobile computing entra in una nuova era, definita da come l’intelligenza viene costruita, scalata e distribuita – conclude Dave – Con Lumex vogliamo rendere più semplice per l’ecosistema portare sul mercato piattaforme e applicazioni AI-first, differenziate e competitive”.
Una risposta concreta alle sfide AI
Con Lumex, Arm offre al mercato una risposta concreta alle sfide dell’AI on-device, combinando hardware ottimizzato, software integrato e strumenti per gli sviluppatori. La promessa è quella di dispositivi più intelligenti, efficienti e pronti a supportare esperienze che vanno oltre lo smartphone tradizionale, aprendo la strada a una nuova generazione di mobile computing AI-first.