Asterion Industrial Partners ha chiuso il terzo fondo dedicato alle infrastrutture europee, Asterion Industrial Infra Fund III Fcr, con una raccolta di oltre 3,4 miliardi di euro in soli 18 mesi, superando l’obiettivo iniziale di 3,2 miliardi. Il capitale disponibile, considerando anche gli impegni per i co-investimenti, raggiunge 3,65 miliardi di euro. Un risultato che conferma la fiducia degli investitori internazionali e il posizionamento strategico della società nel comparto infrastrutturale mid-market.
Il fondo, come i precedenti, si concentrerà su telecomunicazioni, energia, utilities e mobilità nei principali mercati europei: Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Germania e Irlanda. Il team di Asterion ha partecipato con circa il 3,5% del capitale, rafforzando l’allineamento con gli investitori e la visione di lungo termine.
Indice degli argomenti
Infrastrutture tlc, leva strategica per la crescita europea
Il focus sulle infrastrutture tlc rappresenta una scelta strategica in un contesto europeo che punta alla digitalizzazione diffusa e alla resilienza delle reti. Asterion, già attiva in Italia con Retelit, Samso, Abio, Revalue Energies e 2i Aeroporti, conferma il proprio impegno nel settore delle telecomunicazioni, considerato cruciale per l’evoluzione dei servizi digitali, dell’intelligenza artificiale e della banda ultralarga.
Il nuovo fondo si inserisce in un momento in cui l’Europa sta accelerando sulla transizione digitale, con investimenti mirati alla modernizzazione delle reti e alla integrazione tra infrastrutture fisiche e digitali. In questo scenario, il ruolo di operatori come Asterion diventa centrale per garantire efficienza, sostenibilità e innovazione.
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Energia e mobilità, già investito il 40% del capitale
Dal lancio, il Fund III ha già impegnato circa il 40% del capitale in quattro operazioni nei settori energia e mobilità, per un valore complessivo superiore a 1,2 miliardi di euro. Il fondo mantiene la stessa mission dei veicoli precedenti, con un approccio orientato alla creazione di valore industriale e alla gestione rigorosa del rischio infrastrutturale.
La strategia di Asterion si basa su una selezione attenta dei progetti, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, alla efficienza energetica e alla digitalizzazione dei servizi pubblici. L’obiettivo è generare rendimenti distintivi.
Europa occidentale, mercato chiave per le infrastrutture
Il posizionamento geografico del fondo riflette una visione strategica: l’Europa occidentale è considerata il terreno ideale per investimenti infrastrutturali di medio livello, capaci di accelerare la transizione energetica e digitale. I mercati target – tra cui l’Italia – offrono opportunità di consolidamento, modernizzazione delle reti e integrazione tra settori.
In particolare, il comparto delle infrastrutture tlc è destinato a giocare un ruolo sempre più centrale, anche in relazione allo sviluppo della banda ultralarga, della connettività 5G e delle soluzioni edge computing. La convergenza tra telecomunicazioni e energia, inoltre, apre la strada a modelli di business integrati, capaci di rispondere alle esigenze di sostenibilità e innovazione.
Fiducia degli investitori e visione industriale
Il successo del Fund III è anche il risultato di una forte fiducia da parte degli investitori, con un tasso di reinvestimento pari all’86% rispetto al fondo precedente. Il capitale raccolto proviene da 68 investitori distribuiti tra Europa, Nord America, Medio Oriente e Asia, a conferma della attrattività globale del modello Asterion.
La partecipazione diretta del team, con un investimento pari al 3,5% del capitale, rafforza la credibilità della strategia e l’impegno verso una visione industriale condivisa. L’approccio di Asterion combina rigore finanziario e capacità di execution, con una forte attenzione alla creazione di valore lungo tutto il ciclo di investimento.
Italia, snodo strategico per il fondo
Il portafoglio italiano di Asterion è già ben strutturato e rappresenta un laboratorio strategico per il fondo. Le partecipazioni in Retelit (telecomunicazioni), Samso (efficienza energetica), Abio (biometano), Revalue Energies e 2i Aeroporti (gestione di otto scali) mostrano una diversificazione settoriale e una integrazione tra infrastrutture fisiche e digitali.
L’Italia, con il suo piano di digitalizzazione e transizione ecologica, offre terreno fertile per nuovi investimenti, soprattutto nel campo delle infrastrutture tlc e della mobilità sostenibile. Il fondo potrebbe contribuire a rafforzare la resilienza delle reti, a modernizzare i servizi pubblici e a accelerare la diffusione della banda ultralarga.