Quasi un first responder su due prevede di utilizzare quotidianamente intelligenza artificiale e droni entro i prossimi cinque anni. È il dato più sorprendente che emerge dal Verizon Frontline Public Safety Communications Survey 2025, realizzato da Lexipol e giunto alla quinta edizione. La ricerca fotografa le trasformazioni in corso nella comunicazione e nelle tecnologie mission-critical per la sicurezza pubblica, evidenziando la centralità di reti resilienti, investimenti in cybersecurity e l’accelerazione dell’adozione di soluzioni emergenti come AI, robotica e realtà aumentata.
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AI e droni nella sicurezza pubblica: un’accelerazione senza precedenti
L’indagine mostra una crescita rapida nell’uso di robotica e intelligenza artificiale. Oggi solo il 15% dei first responder impiega quotidianamente droni e robot, ma la percentuale salirà al 48% entro il 2030. Sul fronte AI, l’uso regolare passa dal 12% attuale a un previsto 46% nei prossimi cinque anni.
Questa spinta è favorita anche da decisioni normative: la Federal Aviation Administration (FAA) ha recentemente allentato i requisiti di linea visiva diretta, aprendo la strada a un’integrazione dei droni sempre più estesa e immediata nelle attività di pubblica sicurezza.
Secondo Alison Brooks, Vicepresidente Worldwide Public Safety di IDC, “l’affidabilità e la resilienza delle reti restano la pietra angolare delle operazioni di sicurezza pubblica. Senza una connettività robusta, anche le funzionalità più avanzate perdono significato nei momenti critici”.
Cybersecurity, la nuova frontiera della sicurezza
La ricerca segnala anche una crescente consapevolezza rispetto ai rischi digitali. In un contesto di attacchi ransomware e violazioni di terze parti in aumento, il 67% delle agenzie intervistate ha implementato nuove misure di cybersecurity nell’ultimo anno.
Proteggere dati e infrastrutture non è più un’opzione ma una necessità strategica, poiché ogni downtime – che sia dovuto a un attacco, a reti inaffidabili o a tecnologie obsolete – può compromettere interventi critici.
Reti resilienti come fattore abilitante
Per il secondo anno consecutivo, i first responder hanno indicato l’affidabilità della rete come requisito prioritario: dal 65 al 75% la considera la caratteristica più importante per le comunicazioni quotidiane, e dal 64 al 73% per quelle di emergenza.
Un dato che conferma come la connettività non sia soltanto un’infrastruttura di supporto, ma la condizione necessaria per sfruttare appieno le innovazioni tecnologiche in ambito sicurezza pubblica.
“Che si tratti di operazioni di routine o di gestione di emergenze, le agenzie non possono permettersi interruzioni,” ha dichiarato Maggie Hallbach, Presidente di Verizon Frontline.
AR, veicoli connessi e 5G: i trend emergenti
Oltre ad AI e droni, lo studio mette in luce altre tecnologie destinate a ridefinire il settore:
- Realtà aumentata e virtuale (AR/VR): il 33% dei soccorritori prevede un utilizzo quotidiano entro cinque anni, contro l’8% attuale.
- Veicoli connessi: il 20% delle agenzie li considera una priorità strategica, seconda solo alla connettività 5G.
- Esperienza sul campo: il 57% degli intervistati vanta oltre 20 anni di servizio, segno che l’apertura all’innovazione non riguarda solo le nuove generazioni.
Una trasformazione inevitabile
Il Verizon Frontline Public Safety Communications Survey 2025 dipinge uno scenario chiaro: la sicurezza pubblica sta entrando in una fase di forte innovazione tecnologica, in cui AI, droni, realtà aumentata e 5G non sono più sperimentazioni di nicchia ma strumenti destinati a diventare parte integrante delle operazioni quotidiane.
Un cambiamento che, se accompagnato da reti affidabili e investimenti continui in cybersecurity, promette di ridefinire radicalmente il modo in cui le comunità vengono protette e soccorse.