Hubble Network, il creatore della prima rete Bluetooth satellitare al mondo, si è aggiudicato un finanziamento di Serie B da 70 milioni di dollari per espandere la propria infrastruttura globale. L’operazione porta il capitale totale dell’azienda a 100 milioni di dollari in meno di quattro anni. Si tratta di “un traguardo”, commenta il gruppo in una nota, che “accelera la missione di connettere miliardi di dispositivi in tutto il mondo senza reti cellulari o hardware specializzato”.
In particolare, “quest’ultima raccolta dimostra la convinzione degli investitori che la tecnologia rivoluzionaria di Hubble sia pronta per essere scalata commercialmente”.
L’infrastruttura Hubble Ble Finding Network sfrutta quasi 100 milioni di scanner passivi su gateway, smartphone e infrastrutture partner, alimentati da chip Bluetooth Low Energy (Ble) a basso costo già integrati in miliardi di dispositivi. Una rete estesa che copre abitazioni, città, sistemi di trasporto pubblico e siti industriali, consentendo alle aziende un monitoraggio completo delle risorse globali.
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Il rapido sviluppo di Hubble
“Hubble sta facendo ciò che molti pensavano fosse impossibile: rendere lo spazio accessibile ai dispositivi di uso quotidiano”, afferma Ryan Swagar, co-fondatore di Swagar Capital. “La loro architettura unica, la solida esecuzione tecnica e la comprovata domanda dei clienti li posizionano per definire il futuro della connettività globale”.
Dal 2021, anno della fondazione, Hubble ha raggiunto una serie di milestone, tra cui il lancio con successo dei suoi primi satelliti con clienti pilota, il raggiungimento della prima connessione Bluetooth con lo spazio, la stipula di partnership con Life360 e Tile per raggiungere oltre 90 milioni di dispositivi, l’implementazione di una rete di localizzazione (Ble), l’espansione a sette satelliti per il tracciamento globale e la collaborazione con Muon Space per costruire satelliti più grandi per una futura costellazione più ampia e una copertura globale.
“La nostra visione è sempre stata quella di connettere miliardi di dispositivi in modo fluido ed economico, senza bisogno di hardware o infrastrutture”, commenta Alex Haro, co-fondatore e ceo di Hubble Network. “Questo round conferma la forte domanda di connettività IoT globale scalabile e a basso consumo”.
Supportato da un gruppo di investitori di livello mondiale, questo round di Serie B include la partecipazione strategica di Ryan Swagar, Tom Gonser (DocuSign), Mike Farley (Tile), Marc Weiser (Rpm Ventures, ex consiglio di amministrazione della Nasa), Tuff Yen (Seraph Group) e Y Combinator, aggiungendo operatori ed esperti di deep-tech e fornendo capitale, credibilità e connessioni nel settore.
“Il finanziamento”, precisa la società, “contribuirà ad accelerare l’espansione satellitare, l’inserimento degli sviluppatori e le implementazioni aziendali nei mercati della logistica, delle infrastrutture, della difesa e dei beni di consumo. Con oltre 10 clienti pilota, ciascuno con milioni di dispositivi, l’attività di Hubble Network conferma una forte domanda di applicazioni IoT gestibili a livello globale e a basso consumo”.
Cos’è e cosa permette di fare lo standard Ble
Il Ble (sigla di Bluetooth Low Energy) rappresenta la versione evoluta dello standard Bluetooth introdotta con la versione 4.0 e successive: tra i principali vantaggi di questa variante si evidenziano la possibilità di comunicare senza fili fino a una distanza di circa 100 metri e i bassi consumi energetici dei dispositivi collegati, grazie alla quantità limitata di dati scambiati e al breve tempo di trasmissione.
L’utente non deve preoccuparsi di disattivare la connessione Bluetooth del proprio smartphone una volta completata la trasmissione dei dati; al contrario, è consigliabile lasciarla sempre attiva per poter usufruire dei servizi informativi disponibili, ad esempio nel settore del commercio al dettaglio, tramite l’impiego di Tag Beacon Ble.
La forza del Ble risiede proprio nella capacità di stabilire una connessione tra il proprio device e altri dispositivi Bluetooth Low Energy distribuiti nell’ambiente circostante, ricevendo automaticamente, senza bisogno di interventi manuali, messaggi informativi o dati provenienti da sensori (Wireless Sensor Network).
Un’altra caratteristica distintiva del Ble è la sua architettura di comunicazione snella: lo smartphone agisce come ricevitore di piccoli pacchetti di dati trasmessi dai tag Ble disseminati nell’ambiente e può generare notifiche all’utente tramite apposite applicazioni.
Gli sviluppatori hanno inoltre ampia libertà di creare nuove applicazioni personalizzate, grazie alla diffusa presenza di dispositivi Ble con cui interfacciarsi: questa flessibilità spiega perché il Bluetooth Low Energy sta conquistando sempre più anche il settore industriale, dove viene impiegato per interagire con datalogger, sensori e altri strumenti di misura tipici dell’Internet of Things (IoT) e del Machine to Machine (M2M).