Anche Tim sbarca nel mercato retail dell’energia. E lo farà, a partire dal 29 settembre, in collaborazione con Poste italiane, ampliando la superficie della propria offerta con gas e luce, che vanno ad aggiungersi alla connettività e ai contenuti streaming, e ad altri servizi e prodotti innovativi ad alto utilizzo quotidiano. Si tratta della prima collaborazione industriale fra TIM e Poste Italiane
Con questa decisione, resa possibile dall’ampliamento dell’oggetto sociale deciso dal Consiglio d’amministrazione e ratificato dall’assemblea degli azionisti all’inizio dell’estate, Tim va ad aggiungersi – nel campo delle offerte nel mercato dell’energia – a Fastweb Energia, il cui debutto risale all’aprile 2024, e a WindTre, che aveva debuttato in questo settore già nel 2021.
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La nuova offerta di Tim
L’offerta TIM Energia Luce e Gas powered by Poste Italiane sarà disponibile dal 29 settembre in oltre 750 negozi TIM, ed è rivolta a tutte le famiglie italiane. “Portiamo alle famiglie un servizio essenziale, facile da comprendere e da gestire e introduciamo un nuovo elemento nella nostra strategia di Customer Platform – afferma Andrea Rossini, chief consumer, small medium and mobile wholesale market officer di TIM – Vogliamo dare stabilità ai costi, chiarezza nelle opzioni e attenzione alla sostenibilità, valorizzando la nostra relazione di fiducia con i clienti”
I dettagli
L’offerta TIM Energia Luce prevede il pagamento a rata fissa, mensile e personalizzata sui consumi dell’anno precedente, consentendo di stabilizzare la spesa e proteggere il bilancio familiare dalle oscillazioni di mercato. Alla fine dell’anno la rata viene ricalcolata in base ai consumi effettivi e il prezzo della materia prima resta bloccato per 12 mesi. L’offerta TIM Energia Gas invece prevede un prezzo variabile, indicizzato al PSV e il margine del fornitore bloccato per un anno, mantenendo trasparenza e adattando il costo alle fluttuazioni del mercato nazionale. L’energia elettrica fornita è al 100% rinnovabile e certificata, mentre il gas è interamente compensato per le emissioni di CO2.
“Il nostro impegno – prosegue Rossini – è rispondere in modo integrato a tutte le esigenze dei clienti con offerta di qualità, da quelle di intrattenimento ai servizi evoluti di connettività, Intelligenza Artificiale, cloud, cybersecurity, soluzioni finanziarie e assicurative”.
Al lancio dell’offerta, infine, sono previsti sconti fino a 190 euro per chi attiva contemporaneamente servizi TIM Casa, mobile e TV, e fino a 130 euro per chi sceglie entrambe le forniture energetiche, oltre a formule all inclusive e assistenza dedicata tramite l’App MyTIM e il call center 800.800.187.
Preta: “Un’operazione necessaria”
“Mi sembra una strategia quantomeno necessaria – afferma Augusto Preta, esperto di telecomunicazioni e Ad di ITMedia Consulting – Nel contesto dell’ecosistema digitale, dove si fronteggiano attori provenienti anche da altri settori che entrano anche nel mondo tradizionale delle telecomunicazioni, è necessario anche per le telco tentare nuove strade che vadano al di là della connettività tout court, lanciando nuovi servizi integrati. Parliamo di energia, ma anche di servizi finanziari o assicurazioni”.
“Siamo di fronte a un modello sempre più integrato, quello delle tech-co – prosegue Preta – È una strategia pensata per uscire dall’attuale tendenza al ridimensionamento che caratterizza il mondo degli operatori di tlc, in atto da tempo. Ma tutto questo, ovviamente, andrà misurato con il mercato”
Vatalaro: “Un modello dall’efficacia moderata”
“Si chiama integrazione orizzontale, ed è efficace moderatamente, in quanto opera sui volumi – spiega Francesco Vatalaro, tra i massimi esperti di tlc in Italia, docente all’Università di Tor Vergata – Anche se lo è molto meno dell’integrazione verticale, e che fa leva sul potere dei dati. A sfruttare questa opportunità, oggi, sono gli operatori più dinamici, grazie anche all’edge computing”.
L’espansione delle aziende di telecomunicazioni nel campo dell’energia, o delle assicurazioni, viene considerata un modello di integrazione orizzontale perché rappresenta un’espansione in settori diversi ma complementari rispetto al proprio core business, creando nuove reti di valore e modelli di business attraverso la collaborazione o l’offerta di più servizi alla stessa base clienti. Una delle caratteristiche dell’integrazione orizzontale, infatti, è anche l’estensione verso settori differenti che possono essere sinergici o utili per ampliare l’offerta, fidelizzare clienti o sfruttare economie di scopo.
In sostanza, secondo l’analisi di Vatalaro, l’integrazione orizzontale è una strategia che punta a incrementare i volumi e la scala operativa, ma che generalmente esercita un impatto competitivo più limitato rispetto all’integrazione verticale, che consente di controllare direttamente dati, infrastruttura e servizi, ottenendo così maggior potere di mercato e capacità di innovazione attraverso l’elaborazione locale, ad esempio attraverso l’edge computing.
L’ingresso di Poste nel Cda di Tim
Stando alle indiscrezioni pubblicate dalla carta stampata sui cambiamenti in programma nel consiglio d’amministrazione di Tim, a prendere il posto della dimissionaria Domitilla Benigni potrebbe essere Laura Furlan, attuale Ceo di Poste Vita ed ex Direttore Generale di PostePay.
“A seguito delle recenti dimissioni della consigliera indipendente Domitilla Benigni, il CdA di TIM conta oggi 8 membri, di cui 6 indipendenti e 3 donne – commentano gli analisti di Intermonte – Lo statuto di TIM prevede un numero di amministratori compreso tra 7 e 19, con la presenza di almeno due quinti del genere meno rappresentato, mentre la normativa richiede che almeno la metà dei componenti sia indipendente. In questo contesto, l’eventuale cooptazione da parte di Poste di una rappresentante donna, anche non indipendente – risulterebbe conforme ai requisiti minimi di governance”.