Il Piano Bul e le risorse del PNRR stanno ridisegnando la mappa della connettività italiana, aprendo prospettive inedite per colmare il digital divide. Eppure, nonostante gli investimenti miliardari e l’avanzamento dei lavori, il roll-out della banda ultralarga incontra ancora ostacoli significativi: procedure burocratiche lente, vincoli edilizi e paesaggistici, complessità tecniche di intervento e la necessità di un coordinamento più snello con gli enti locali. In questo contesto Intred, operatore con un forte radicamento territoriale in Lombardia dotato di un’infrastruttura proprietaria di oltre 14.200 chilometri di fibra, ha messo in campo un modello di business che contribuisce ad innovare territori e servizi e al contempo colmare il digital divide. Rispettando le specificità e i bisogni del territorio. La vision la delinea a CorCom, il direttore generale Egon Zanagnolo.
l’intervista
Ascolto del territorio e servizi su misura. La “ricetta” di Intred contro il digital divide
Il dg dell’operatore lombardo, Egon Zanagnolo: “Crediamo che questo binomio rappresenti il nostro vero vantaggio competitivo in un mercato della banda ultralarga sempre più competitivo. Puntiamo ad essere flessibili e capaci di tradurre l’innovazione in valore concreto per imprese, PA e famiglie”
Direttrice

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