Quali sono gli ambiti applicativi che produrranno il maggiore impatto sul settore delle telecomunicazioni nel prossimo anno? Secondo il Connectivity Tech Horizon, appena pubblicato da Juniper Research, si parla soprattutto di tre tecnologie di base: AI Ran, connettività satellitare Direct-to-Device (D2D) e 5G Advanced.
Il paper Tech Horizon offre una valutazione di 18 tecnologie di connettività, classificandole come “Above the Line” (con ottime prestazioni) o “Below the Line” (con prestazioni inferiori) in relazione alle aspettative del mercato. L’obiettivo è quello di offrire a operatori e stakeholder una visione chiara e basata sui dati di quali innovazioni stanno generando valore e quali sono insufficienti. In tal senso, lo studio identifica anche tecnologie sottoperformanti, tra cui il 5G legacy e il Narrowband IoT, ed evidenzia i capitoli rispetto ai quali le aspettative hanno superato l’adozione nel mondo reale.
“La domanda di connettività da parte delle aziende non solo sta crescendo, ma sta diventando sempre più diversificata”, commenta Sam Barker, vicepresident della divisione Telecoms Market Research di Juniper Research. “Chi opera nel mercato delle telecomunicazioni deve rimanere vigile sia nei confronti delle tecnologie dirompenti in crescita, sia di quelle che ritieniamo stiano lentamente perdendo rilevanza”.
Indice degli argomenti
Le potenzialità dell’AI Ran
Il rapporto sottolinea che l’AI Ran (Artificial Intelligence Radio Access Network) rappresenta un progresso trasformativo nel settore delle telecomunicazioni, integrando l’intelligenza artificiale nelle funzioni principali delle reti di accesso radio. Juniper Research prevede 21 miliardi di dollari di investimenti degli operatori nelle tecnologie di intelligenza artificiale quest’anno.
Le ragioni sono evidenti: tradizionalmente, le Ran si basano in larga misura su configurazioni statiche e interventi manuali, il che può portare a inefficienze e tempi di risposta più lenti in ambienti di rete dinamici. L’AI Ran invece sfrutta algoritmi di apprendimento automatico e analisi dei dati in tempo reale per automatizzare attività di gestione della rete come l’allocazione delle risorse, la mitigazione delle interferenze e il rilevamento dei guasti.
Un’automazione intelligente che non solo migliora le prestazioni e l’affidabilità della rete, ma riduce anche significativamente i costi operativi minimizzando la necessità di intervento umano. Inoltre, l’AI Ran facilita la manutenzione predittiva, consentendo agli operatori di anticipare e risolvere potenziali problemi prima che abbiano un impatto sugli utenti finali.
Con la crescente complessità delle reti dovuta alla proliferazione del 5G, l’AI Ran è destinata a diventare un pilastro della connettività di nuova generazione, garantendo servizi senza interruzioni, ottimizzando l’utilizzo dello spettro e consentendo la rapida implementazione di nuove applicazioni.
La rivoluzione del Direct-to-Device
Il concetto di comunicazione Direct-to-Device (D2D) sta rivoluzionando il modo in cui le reti mobili estendono la connettività, soprattutto nelle aree remote e sottoservite. Andando oltre i progetti pilota sperimentali, il D2D viene sempre più implementato nelle prime fasi commerciali, offrendo una soluzione conveniente per espandere la copertura senza la necessità di ingenti investimenti infrastrutturali come torri cellulari e collegamenti in fibra.
Consentendo ai dispositivi di comunicare direttamente tra loro, l’approccio D2D riduce la latenza, aumenta la velocità di trasferimento dati e migliora la resilienza della rete, soprattutto nelle aree con copertura cellulare debole o assente. Una tecnologia particolarmente utile nelle zone colpite da calamità, nelle comunità rurali e negli eventi pubblici su larga scala, dove le infrastrutture tradizionali potrebbero essere impraticabili o troppo costose da realizzare.
Da non dimenticare che il D2D può facilitare la condivisione di contenuti locali, le comunicazioni di emergenza e le applicazioni IoT, creando nuove opportunità di monetizzazione per gli operatori. Con l’evoluzione dei quadri normativi per accogliere la tecnologia e il miglioramento delle capacità dei dispositivi, questo verticale è destinato a diventare una componente vitale delle reti di nuova generazione, colmando il divario digitale e fornendo connettività a popolazioni precedentemente irraggiungibili.
Lo scenario applicativo abilitato dal 5G Advanced
Secondo Juniper Research il 5G Advanced è destinato a fungere da trampolino di lancio fondamentale anche per lo sviluppo delle prossime generazioni di soluzioni per la connettività, apportando miglioramenti significativi che ridefiniranno la comunicazione wireless.
In particolare, il 5G Advanced introduce una maggiore capacità di uplink, essenziale per supportare applicazioni ad alta intensità di dati come lo streaming video di alta qualità, il cloud gaming e le esperienze AR/VR in tempo reale. Integra inoltre una gestione di rete nativa basata sull’intelligenza artificiale, consentendo operazioni di rete più autonome, efficienti e intelligenti, in grado di adattarsi in tempo reale alle esigenze degli utenti e alle condizioni ambientali.
Inoltre, il 5G Advanced consentirà l’implementazione di nuove applicazioni di livello enterprise, tra cui fabbriche intelligenti, veicoli autonomi ed ecosistemi IoT avanzati, fornendo una connettività ultra affidabile e a bassa latenza. Si tratta di use case che da una parte miglioreranno l’esperienza utente, dall’altra sbloccheranno anche nuove fonti di reddito per gli operatori di telecomunicazioni e i clienti aziendali.
Agendo come ponte verso il 6G, il 5G Advanced preparerà il terreno per tecnologie ancora più rivoluzionarie, come le comunicazioni olografiche, l’integrazione pervasiva dell’intelligenza artificiale e il networking quantistico, accelerando la trasformazione del panorama digitale e ridefinendo ciò che la connettività potrà realizzare nei prossimi decenni.