La sanità italiana sta vivendo una fase di profonda trasformazione , un cambiamento che non riguarda solo l’introduzione di nuove tecnologie, ma la costruzione di un ecosistema interconnesso capace di integrare cure, dati e servizi in tempo reale.
Il White Paper di Anitec-Assinform “Tecnologie e policy per il futuro della sanità digitale” delinea una visione chiara: la digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale è la chiave per renderlo più efficiente, sostenibile e vicino ai cittadini.
Al centro del dibattito, le imprese Ict e i rappresentanti istituzionali hanno ribadito come le telecomunicazioni siano il pilastro abilitante della nuova sanità digitale, consentendo l’interoperabilità tra strutture, piattaforme e professionisti.
Indice degli argomenti
I cinque pilastri per la sanità digitale del futuro
Secondo Anitec-Assinform, la strategia per il futuro della sanità digitale si fonda su cinque pilastri strategici: innovazione tecnologica, semplificazione normativa, interoperabilità, accesso ai fondi e sviluppo delle competenze.
L’indagine, condotta dal Gruppo di Lavoro “Digital Transformation in Sanità” coordinato da Fulvio Sbroiavacca, mette in luce come il connubio tra tecnologia e governance sia indispensabile per trasformare realmente il sistema sanitario.
Il documento propone interventi concreti: dall’adozione di standard aperti per favorire la condivisione dei dati sanitari, alla creazione di un fondo nazionale stabile per la sanità digitale, fino alla riforma dei modelli di approvvigionamento attraverso il Value Based Procurement, che premia la qualità e l’impatto delle soluzioni più che il prezzo.
Fondamentale anche la formazione continua del personale sanitario, chiamato a gestire nuovi strumenti digitali, piattaforme di analisi dati e soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale.
Un mercato Ict in forte crescita
I numeri confermano il momento di espansione del settore. Secondo le elaborazioni di NetConsulting cube, il mercato Ict della sanità italiana ha raggiunto nel 2024 un valore di 2,47 miliardi di euro, con una crescita prevista del 9,3% nel 2025 e dell’8,5% nel 2026, fino a toccare 2,93 miliardi di euro.
La componente più rilevante è quella dei servizi IT, che supera 1,7 miliardi, ma la spinta maggiore arriva dalle tecnologie abilitanti: Intelligenza Artificiale (+35%), Cloud Computing (+25%) e Cybersecurity (+15%).
Le telecomunicazioni rappresentano la spina dorsale infrastrutturale di questa crescita, garantendo connettività, capacità di calcolo distribuita e sicurezza delle reti. Senza reti performanti, infatti, nessuna applicazione di AI o telemedicina può funzionare in modo efficiente.
È in questo scenario che le tlc assumono un ruolo strategico: collegano ospedali, ambulatori e pazienti, rendendo possibile la circolazione di dati clinici e l’erogazione di cure a distanza.
Telemedicina e Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0
Tra le aree più dinamiche della trasformazione digitale spicca la telemedicina, sostenuta dagli investimenti del Pnrr e dal lancio della Piattaforma Nazionale di Telemedicina.
Questa infrastruttura rappresenta uno dei principali strumenti di democratizzazione dell’accesso alle cure: consente ai cittadini, anche in aree remote, di usufruire di servizi specialistici e monitoraggio continuo.
Accanto alla telemedicina, il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 e l’Ecosistema Dati Sanitari si configurano come elementi centrali per l’integrazione dei dati. La loro efficacia, tuttavia, dipende dalla capacità delle reti di comunicazione di gestire enormi volumi di informazioni in modo sicuro e interoperabile.
È in questa prospettiva che la sinergia tra tlc e Ict si rivela decisiva per la costruzione di una sanità realmente digitale e connessa.
Le sfide: interoperabilità e governance dei dati
Nonostante le potenzialità, permangono criticità strutturali.
L’interoperabilità tecnica e semantica resta un nodo ancora irrisolto, impedendo la piena integrazione tra sistemi informativi regionali e ospedalieri. Inoltre, la compliance normativa continua a rappresentare un ostacolo significativo: il 73,91% delle imprese ICT segnala difficoltà nella gestione dei dati dei pazienti, spesso dovute alla frammentazione delle regole e alla mancanza di una regia unica.
Altro dato rilevante è che oltre un terzo delle aziende non ha mai ottenuto finanziamenti per progetti di sanità digitale, segno che il sistema di incentivi e bandi necessita di maggiore trasparenza e continuità.
Tuttavia, il quadro resta positivo: l’87% delle imprese considera l’Intelligenza Artificiale una priorità assoluta, indice di una fiducia diffusa nel potenziale trasformativo della tecnologia.
Il ruolo delle imprese Ict e delle associazioni
Il White Paper è frutto di una collaborazione tra le principali realtà del settore: Almaviva, Cisco, Engineering, Exprivia, IBM, InterSystems, Kelyon, Microsoft, Oracle, Praezision e Salesforce, con il contributo delle associazioni AIOP, Assobiotec-Federchimica, Assolombarda, Farmindustria, Confindustria Dispositivi Medici e Confindustria.
Questa rete di partner rappresenta la filiera dell’innovazione digitale, capace di portare nel settore sanitario competenze, tecnologie e visione industriale.
Come ha dichiarato Domenico Favuzzi, Vice Presidente Vicario di Anitec-Assinform, “le tecnologie sono pronte e molte soluzioni già operative. Ora serve una strategia nazionale stabile, con fondi certi e una collaborazione concreta tra pubblico e privato per mettere a sistema le migliori pratiche e ottenere risultati reali”.
Verso una sanità connessa e centrata sulla persona
La digitalizzazione della sanità non è solo una questione di efficienza o riduzione dei costi. È un cambio di paradigma culturale, in cui il paziente diventa il fulcro del sistema e la tecnologia il mezzo per garantire continuità e qualità delle cure.
In questo nuovo modello, le telecomunicazioni sono l’elemento invisibile ma essenziale che collega tutto: dispositivi medici, piattaforme cloud, operatori sanitari e cittadini.
L’obiettivo finale è chiaro: una sanità connessa, sicura, accessibile e umana, dove la tecnologia diventa un alleato del benessere collettivo. Il White Paper di Anitec-Assinform rappresenta, in questo senso, una road map verso un futuro dove innovazione e salute viaggiano sulla stessa rete.