L’innovazione è il cuore della strategia globale “Accelerating Growth” di Prysmian, che punta a generare oltre il 55% dei ricavi da soluzioni entro il 2028. In questo percorso, l’Italia – si legge in una nota dell’azienda – assume un ruolo centrale: Milano ospita il global R&D hub del gruppo specializzato in sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, dove ogni giorno lavorano circa 130 professionisti, coordinando la rete dei 27 centri di ricerca dislocati nel mondo.
Tra il 2021 e il 2024 sono stati investiti 216 milioni di euro in attività di R&D e innovazione in Italia, e il gruppo prevede ulteriori 270 milioni di euro entro il 2028, a conferma di un impegno di lungo periodo verso crescita sostenibile ed eccellenza tecnologica.
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Il sostegno delle istituzioni italiane e i progetti in corso
Un ruolo decisivo è svolto dalla collaborazione con le istituzioni nazionali, come il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e la Regione Lombardia. Grazie a questa sinergia sono stati erogati oltre 5,5 milioni di euro a supporto di iniziative strategiche che alimentano la roadmap tecnologica del gruppo.
Tra le attività sostenute figurano i progetti “Progetti per l’Innovazione” e “Industria sostenibile”, dedicati allo sviluppo di sistemi di trasmissione terrestri e sottomarini ad alta tensione e a soluzioni avanzate per l’integrazione delle energie rinnovabili. Si tratta di ambiti chiave per rispondere alla crescente domanda globale di interconnessioni energetiche resilienti e sostenibili.
Il contributo a RESTART e la leadership di EOSS
Prysmian partecipa inoltre alla RESTART Extended Partnership, programma finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e guidato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Nell’ambito dell’iniziativa, alla divisione EOSS (Electrical and Optical Sensing Solutions), con sede a Palermo, sono stati destinati 1,27 milioni di euro per attività di ricerca fino al 2025.
EOSS si conferma così leader globale nel monitoraggio avanzato, ambito sempre più strategico per reti elettriche e infrastrutture critiche. Il radicamento in Sicilia aggiunge un ulteriore tassello al ruolo dell’Italia come piattaforma di sviluppo e test di soluzioni ad alto contenuto tecnologico.
Nuove attività di R&D per i cavi sottomarini in corrente continua
Il comunicato annuncia anche la recente selezione di Prysmian nell’ambito del Fondo Crescita Sostenibile – Green New Deal, finanziato dal MIMIT, per nuovi progetti di ricerca nel triennio 2025-2028. Il focus riguarda lo sviluppo di interconnessioni di cavi sottomarini per trasmissione di energia in corrente continua, tecnologia essenziale per collegare parchi eolici offshore, reti elettriche di Paesi diversi e grandi hub energetici nell’area europea e oltre.
Queste attività rafforzano il posizionamento dell’Italia come piattaforma di sviluppo di soluzioni avanzate per la transizione energetica, con ricadute industriali e occupazionali su più territori.
L’importanza dell’expertise italiana nelle parole del top management
Srinivas Siripurapu, Chief Sustainability, Innovation and R&D Officer di Prysmian, sottolinea la centralità dell’Italia nella strategia globale del gruppo: “Il nostro R&D hub a Milano – spiega – è al centro della strategia di innovazione di Prysmian a livello globale. L’expertise dei nostri team, insieme al supporto strategico delle istituzioni nazionali, ci permette di sviluppare tecnologie all’avanguardia che promuovano efficienza, sicurezza, sostenibilità e innovazione, supportando la transizione energetica e la trasformazione digitale”.
In quest’ottica, l’azienda ha ristrutturato i propri uffici R&D nel capoluogo lombardo, creando spazi moderni e collaborativi pensati per favorire il lavoro trasversale tra i team della comunità di ricerca internazionale.
Una rete globale che valorizza le radici italiane
Negli ultimi anni Prysmian ha ampliato in modo significativo il proprio network di ricerca: oggi conta oltre 1.100 specialisti R&D, rispetto ai 400 del 2007, e 27 centri dedicati, contro i 7 di inizio secolo. La crescita della rete globale va di pari passo con la valorizzazione dell’expertise italiana, considerata un pilastro della competitività del gruppo.



































































