Il mercato VMware cloud è in piena trasformazione. Le Pmi e i Managed Service Provider (Msp) europei si trovano oggi a fronteggiare costi di licenza in aumento, crescente complessità operativa e la pressione costante verso la modernizzazione delle infrastrutture.
Gli studi più recenti dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano indicano che nel 2025 il mercato cloud italiano ha superato gli 8,13 miliardi di euro con una crescita del +20% rispetto all’anno precedente, e che la componente Public & Hybrid rappresenta gran parte della spesa. Al contempo, le evidenze raccolte da Forum PA segnalano che il cloud è ormai “la prima leva della trasformazione digitale” e viene adottato sempre più in funzione della sovranità digitale, dell’efficienza e della sostenibilità.
Con il Public VCF as-a-Service, OVHcloud presenta in questo contesto un nuovo modello di gestione VMware, completamente gestito e progettato per Pmi e Msp. La soluzione si fonda su un’architettura basata su risorse condivise, con cui garantire scalabilità, prestazioni e governance economica più prevedibile.
Indice degli argomenti
Un VMware cloud costruito per semplificare la vita delle Pmi
Il progetto nasce dall’ascolto diretto del mercato.
Yaniv Fdida, Chief Product and Technology Officer di OVHcloud, racconta come la piattaforma sia stata plasmata sulle criticità osservate nella realtà quotidiana dei clienti. “La realtà per le Pmi e i Msp è quella di dover gestire infrastrutture complesse, affrontando difficoltà legate alle licenze e all’allocazione delle risorse. Questo comporta un aumento dei costi operativi, una maggiore complessità gestionale e un notevole impiego di risorse IT”, spiega.
Il Public VCF as-a-Service è stato progettato da zero proprio per eliminare queste difficoltà, offrendo una soluzione completamente gestita e condivisa che riduce i costi e la necessità di competenze specialistiche. “Si tratta dunque di una risposta diretta e concreta alle esigenze dei nostri clienti”, afferma Fdida.
L’innovazione nell’esperienza VMware
Ma come si arriva a questo risultato? La modernizzazione degli ambienti VMware rappresenta da sempre una delle sfide più delicate per le aziende, soprattutto per chi ha un forte investimento pregresso. La proposta è quindi stata sviluppata per favorire la continuità operativa e mantenere la compatibilità con l’intero stack VMware, con l’obiettivo di ridurre le principali barriere economiche e operative.
Una migrazione fluida e senza frizioni
La piattaforma è stata progettata come un ecosistema in cui strumenti, workflow e ambienti familiari restano coerenti con quelli già utilizzati dalle aziende. “Offrendo una soluzione VMware gestita basata su risorse condivise, garantiamo alte prestazioni, sicurezza avanzata e convenienza economica” sottolinea Fdida. “I clienti possono quindi continuare a beneficiare dell’affidabilità e della flessibilità a cui sono abituati con VMware”.
Dai primi riscontri del mercato emergono segnali positivi. “Alcuni dei nostri clienti stanno registrando risparmi tra il 14% e il 27% dopo la migrazione verso il Public VCF as-a-Service”, rivela Fdida. “Un cliente ha già migrato oltre 300 workload, dimostrando la scalabilità della soluzione”.
Semplicità operativa grazie a un modello davvero modulare
Per molte realtà, VMware è sinonimo di potenza ma anche di complessità. Ecco perché OVHcloud ha costruito un modello che limita la necessità di intervenire su host, datastore e componenti infrastrutturali. «Abbiamo puntato alla massima semplicità, riducendo al minimo la complessità nella gestione di host e datastore – spiega Fdida -. I clienti possono perciò concentrarsi sulle macchine virtuali, sull’allocazione delle risorse e sulla gestione operativa”.
La scelta di offrire pacchetti predefiniti con 16 vCpu, 64 GB di Ram e 1 TB di storage nasce proprio per rendere immediata la partenza, mantenendo comunque la possibilità di scalare rapidamente le risorse.
Le caratteristiche che distinguono il Public VCF as-a-Service
Il valore aggiunto della proposta OVHcloud si manifesta soprattutto nella capacità di combinare semplicità gestionale, flessibilità operativa e una forte attenzione alla prevedibilità economica.
Scalabilità fluida e banda illimitata per esigenze reali
L’architettura prevede fino a 5 Gbps di banda pubblica garantita e illimitata, oltre a 5 Gbps di banda privata, contribuendo a ridurre uno dei costi più difficili da prevedere per le Pmi: il traffico dati. “Offriamo costi prevedibili, senza sorprese, e un’esperienza di gestione semplificata”, sottolinea Fdida, ricordando come questo permetta ai team IT di dedicarsi ad attività più strategiche.
La capacità di allocare dinamicamente vCpu e Ram, adattando le risorse in tempo reale, rappresenta un altro elemento distintivo della proposta.
Una piattaforma davvero pensata per PMI e MSP
La collaborazione con Broadcom, di cui OVHcloud è Pinnacle Partner, ha permesso di disegnare un modello che risponde direttamente alle esigenze del target. “Ci siamo concentrati sulla semplificazione degli aspetti legati alle licenze, così da offrire una soluzione che risponda realmente alle esigenze dei nostri clienti”, racconta Fdida. Molti clienti hanno contribuito già in fase beta, e molti di loro hanno migrato prima ancora del rilascio ufficiale, incidendo direttamente sulla roadmap.
La strategia europea: sovranità digitale e sostenibilità
L’approccio di OVHcloud si inserisce nel percorso europeo verso un cloud più sovrano, trasparente e sostenibile. Nella strategia del gruppo, questi aspetti rappresentano elementi centrali.
Sovranità digitale come valore fondativo
Secondo Yaniv Fdida, la sovranità digitale è molto più di un concetto teorico. “La sovranità digitale rappresenta la nostra realtà quotidiana, è radicata nel nostro modo di costruire e operare ed è al centro del nostro impegno sin dal 1999”, afferma. I data center del gruppo adottano un modello industriale unico, con progettazione interna dei server e sistemi di raffreddamento a liquido che assicurano indici Pue e Wue tra i migliori del settore.
Un ecosistema in continua evoluzione
Ma non solo. La collaborazione con Broadcom assicura piena compatibilità con l’ecosistema VMware anche nella fase di transizione attuale. Secondo Fdida, molti clienti coinvolti nelle fasi iniziali hanno scelto di migrare alla nuova offerta anche prima del rilascio ufficiale.
Nei prossimi mesi debutterà un Advanced Pack con nuove funzionalità di rete e sicurezza. Sono inoltre in corso integrazioni con servizi come Iam, Kms e IP Management. “La nostra roadmap pubblica mostra chiaramente l’evoluzione della soluzione e le direzioni che stiamo esplorando per mantenerla all’avanguardia”, conclude Fdida.
In sintesi, il modello presentato propone un possibile percorso evolutivo per chi utilizza VMware, combinando continuità tecnologica e maggiore prevedibilità operativa, offrendo alle Pmi e ai Msp un percorso concreto verso la modernizzazione, senza perdere il controllo dell’ambiente VMware e dei propri dati. Un modello che unisce innovazione, sostenibilità e una visione autenticamente europea del cloud.












































