In occasione dell’AI Action Summit, la presidente Von der Leyen ha condiviso la visione di “trasformare l’Europa in un continente AI” e la necessità di mobilitare capitali senza precedenti per finanziare le infrastrutture a supporto di un’AI sovrana, affidabile e accessibile a imprese, ricercatori e PA. Le AI Giga Factory sono per l’appunto centri di calcolo ad alte prestazioni (fino a 100,000 chip), pensati per addestrare modelli generativi avanzati. La Commissione ha annunciato il lancio di InvestAI, iniziativa che mobilita 200 miliardi di investimenti, tra cui un fondo da 20 miliardi per la realizzazione di 4-5 Giga Factory europee, destinate a diventare il “CERN dell’AI”. Queste rappresentano l’evoluzione per scala e ambizione delle 13 AI factory già annunciate tramite la EuroHPC JU, iniziativa congiunta tra UE, 35 paesi europei e partner privati per lo sviluppo di un ecosistema di supercalcolo.
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Evoluzione del mercato
Nei prossimi anni si aprirà un’opportunità significativa: si prevede che la domanda europea di data center per l’AI cresca da ~0,5 GW a ~3,3 GW entro il 2030. Gli hyperscaler, prevalentemente extraUE, detengono il 65% della capacità. Tra questi emergono: AWS, Microsoft, Salesforce, Meta e Google. Il restante 35% del mercato è contendibile, spazio per lo sviluppo di soluzioni sovereign europee. L’Italia ha alcuni asset e player strategici per conquistare un ruolo nelle Giga Factory.
Il ruolo delle Telco
In questo contesto, le Telco possono essere abilitatori sistemici poichè già forniscono le reti, le infrastrutture e la potenza computazionale fondamentali per alimentare l’ecosistema AI. Di conseguenza, potrebbero giocare un ruolo cruciale favorendo la collaborazione a livello internazionale tra i settori pubblico e privato nell’ambito dell’AI, definendo strategie industriali che integrino le Telco nelle iniziative europee e facilitando partnership tra operatori di rete, cloud provider e istituzioni.
Il trend sta già emergendo: un’alleanza tra Deutsche Telekom e NVIDIA punta a fare di Monaco uno snodo chiave per l’AI europea. L’accordo da 1 miliardo finanzierà una AI factory che entrerà in funzione nel primo trimestre del 2026 e dovrebbe potenziare del 50% la capacità di calcolo tedesca. L’iniziativa non si limita a un singolo sito: le due aziende intendono concorrere per i finanziamenti UE InvestAI.













































