La notizia chiave arriva da Juniper Research: le connessioni cellulari con eSim cresceranno del 300% nei prossimi cinque anni, passando da 1,2 miliardi nel 2025 a 4,9 miliardi nel 2030. A trainare questa espansione è la Cina, che con l’adozione da parte dei Tier‑1 operator sblocca 1,7 miliardi di opportunità immediate. Ma la trasformazione non si ferma qui: l’arrivo dell’iSim, integrata nel processore, promette di rivoluzionare il mondo IoT e la gestione dei dispositivi connessi.
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eSim e iSim: cosa cambia e perché conta
La differenza tra le due tecnologie è sostanziale. L’eSim è una sim digitale integrata nel dispositivo, ma su un chip dedicato. L’iSim, invece, porta la funzionalità sim direttamente nel System-on-Chip, riducendo costi, spazio e consumo energetico. Questo rende l’iSim ideale per IoT massivo, sensori e dispositivi ultra-compatti. Entrambe supportano il provisioning remoto, ma l’iSim abilita una scalabilità superiore e semplifica la supply chain.
Questa evoluzione sposta il valore dalle sim fisiche verso piattaforme di gestione cloud-native. Gli operatori devono ripensare processi di onboarding, entitlement e customer experience per sfruttare appieno la flessibilità delle sim digitali. La sfida è garantire sicurezza e semplicità, riducendo attriti nei flussi di attivazione.
Cina, il catalizzatore della crescita globale
Juniper evidenzia come la leva cinese sia decisiva: gli smartphone con eSim passeranno da meno di 1 milione nel 2025 a 364 milioni nel 2030. “La Cina presenta opportunità istantanee”, sottolinea il report. Tuttavia, il mercato non è privo di ostacoli: la normativa locale impone registrazione con ID governativo per attivare i profili, riducendo la fluidità del provisioning. “I controlli manuali di identificazione eliminano i vantaggi del provisioning senza interruzioni”, avverte Juniper.
Questa condizione impatta i provider di travel eSim e gli operatori globali, che devono sviluppare soluzioni di autenticazione remota e processi conformi alle regole locali. La Cina, pur con queste complessità, resta il mercato più promettente per volumi e velocità di adozione.
Impatti su operatori e orchestrazione digitale
Per le telco, la sfida è duplice: monetizzare l’onboarding digitale e garantire compliance cross-border. L’eSim diventa un touchpoint strategico per acquisizione clienti, roaming inbound e bundle multi-dispositivo. Gli operatori sperimentano modelli Api-first, integrazione entitlement e automazione del customer journey. La riduzione dei tempi di attivazione e dei costi operativi aumenta i margini e rafforza la customer experience.
La trasformazione è profonda: da telco a techco. L’eSim consente di eliminare la logistica delle sim fisiche, ridurre i “truck rolls” e accelerare il time-to-market. In parallelo, l’iSim apre la strada a modelli di business per IoT industriale, automotive e smart city.
Standard Gsma e roadmap tecnologica
Il report Juniper richiama anche le nuove specifiche Sgp.42 e l’impatto dell’in-factory provisioning. La gestione del ciclo di vita passa da processi manuali a orchestrazione cloud-native, con AI e analytics per ridurre errori e frodi. Questo sposta valore dalle sim fisiche verso piattaforme di gestione e automazione.
Gli operatori devono investire in Api, entitlement integration e AI-driven orchestration per garantire scalabilità e sicurezza. La standardizzazione è il pilastro per interoperabilità e compliance globale.
Device, supply chain e sostenibilità
La mass adoption richiede dispositivi mid-tier e low-tier. Gli Oem ampliano la line-up eSim e accelerano sull’iSim, che cresce a tripla cifra grazie a minori costi e complessità. Integrare la sim direttamente nel SoC (System-on-Chip) riduce la distinta base dei componenti e semplifica la catena di fornitura, mentre la sostenibilità diventa un driver: eliminare la plastica delle sim fisiche e la logistica associata è un vantaggio competitivo.
IoT e 5G Advanced: il ruolo dell’iSim
Nel B2B, l’eSim è già mainstream in automotive, ma l’iSim apre scenari in energia, logistica e smart city. Con il 5G Advanced, la connettività diventa più capillare e sicura, mentre l’integrazione della sim nel chip consente sensori compatti e a basso consumo.






